Prosegue la programmazione culturale del Comune di Città di Castello con l’inaugurazione della nuova mostra presso la Event Room della Pinacoteca comunale “Claudio Verna. Costruire un’emozione”, la personale di uno dei protagonisti assoluti della pittura analitica italiana del secondo Novecento.
L’esposizione, inaugurata ieri pomeriggio, rientra nel piano delle mostre temporanee 2025 presso la Event-Room “Pinacoteca comunale. Progetto di valorizzazione del percorso contemporaneo” approvato dalla Giunta insieme all’accettazione della donazione Bruscoli di due opere, “Paesaggio” (1972) e “Raffaello, Elia Volpi ed io (1983) avvenuta lo scorso 26 Giugno in occasione di “Buon Compleanno Pinacoteca”.
Già dal 2024 il Comune di Città di Castello ha avviato un progetto di valorizzazione delle collezioni contemporanee ospitate nella Pinacoteca comunale, procedendo al riallestimento della Sala Nuvolo, all’allestimento della Galleria Bartoccini e al nuovo allestimento della sala Event Room, dedicata alle mostre temporanee di artisti del Primo e Secondo Novecento. Inoltre nel primo anno di attività la nuova Sala Event Room ha ospitato quattro eventi tematici incentrati sul Lascito Pillitu-Meroni, Centenario di Gerardo Dottori, Centenario di Novello Bruscoli e sulla figura del critico d’arte Vittorio Brandi Rubiu, che hanno contribuito ad incrementare l’attrattività del museo e del percorso di visita.
“Claudio Verna. Costruire un’emozione” è stata curata da Giorgio Bonomi e Lorenzo Fiorucci e sarà visitabile presso la Event Room fino al 21 settembre 2025, una nuova tappa nella programmazione annuale di questo spazio che si dimostra essere un efficace contenitore per approfondimenti sulle varie questioni artistiche, ravvivando periodicamente il percorso permanente della Pinacoteca tifernate.
Presenti all’inaugurazione l’assessore alla Cultura Michela Botteghi e i curatori Lorenzo Fiorucci e Giorgio Bonomi che hanno presentato la mostra: il percorso espositivo a Città di Castello è giocato su formati medio e piccoli prodotti dalla metà degli anni novanta fino ad oggi. Un percorso che ci fa immergere nel mondo lirico della pittura di Verna che attraverso le sue opere riesce a costruire e fissare su tela la densità di un’emozione offrendo al pubblico l’occasione di entrare in contatto con un’arte che, pur nella sua astrattezza, parla al sentimento umano: dalla serena luminosità dei bianchi e dei gialli, all’inquietudine profonda dei blu e dei neri.
Claudio Verna nato a Guardiagrele (CH) nel 1937 è da sempre pittore. All’inizio del suo percorso aderisce, pur mantenendo una forte autonomia poetica, a quella corrente definita Pittura Analitica o Pittura-Pittura: un movimento che, negli anni ’60 e ’70, si proponeva di superare l’informale e il minimalismo attraverso una rinnovata attenzione agli elementi fondanti del fare pittorico – il colore, la superficie, il gesto.
L’opera di Verna si distingue per una monocromia mai assoluta, attraversata da tagli e strisce che rivelano una tavolozza complessa, e da una geometria “calda”, capace di emozionare. Le sue composizioni si articolano, nel tempo, in un dialogo continuo tra rigore e libertà, tra ortogonalità e variazione lirica, come dimostrano i suoi “arcipelaghi” cromatici e le più recenti sovrapposizioni di grandi campiture di colore.
Tra i numerosi presenti accorsi all’inaugurazione anche lo scultore Valdi Spagnulo.