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Notizie dal Comune

"Rafforzare l'opera di valorizzazione dei principi costituzionali e dell'antifascismo": mozione del capogruppo del Pd Gionata Gatticchi
Consiglio comunale 2021
17.11.2021 -
 
 
“Rafforzare l’opera di valorizzazione dei principi costituzionali e dell'antifascismo”. E’ ciņ su cui il capogruppo del Pd Gionata Gatticchi chiede al consiglio comunale di impegnare il sindaco e la giunta attraverso la mozione contro ogni iniziativa di ispirazione fascista”. L’esponente della maggioranza propone che l’esecutivo municipale sia responsabilizzato “a svolgere iniziative patrocinate dal Comune, in particolare con gli studenti delle scuole medie e superiori, al fine di contrastare il dilagante revisionismo storico sui fatti inerenti la seconda guerra mondiale e la lotta di liberazione”; “a modificare l’art. 2 comma 9 dello Statuto Comunale sostituendolo con il seguente: ‘Il Comune di Cittą di Castello si ispira agli ideali di libertą, di fratellanza e della lotta antifascista e partigiana che hanno portato alla fondazione della Repubblica Italiana. Il Comune richiamandosi alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, approvata dalle Nazioni Unite, riconosce il valore assoluto della vita, della sicurezza e della dignitą di ogni persona umana come fondamento di libertą, giustizia e pace universale. A tal fine considera, anche, proprio compito primario la tutela delle fasce pił svantaggiate della popolazione locale, ed opera per promuovere la solidarietą della comunitą civile, in particolare a vantaggio dei soggetti pił deboli ed indifesi. Promuove le pił ampie iniziative in materia di assistenza, integrazione sociale e di tutela dei diritti delle persone diversamente abili. Il Comune riconosce i diritti della famiglia base naturale della societą ed intraprende iniziative atte a realizzare anche in sede locale i principi costituzionali previsti dagli artt. 29 - 30 - 31 della Costituzione Italiana. Il Comune tutela le altre forme di convivenza”. Per Gatticchi sindaco e giunta dovrebbero anche “subordinare la concessione di spazi ed aree pubbliche, sale ed altri luoghi di riunione di proprietą comunale alla presentazione di una dichiarazione con la quale il richiedente affermi: di riconoscersi nei principi e nelle norme della Costituzione italiana; di ripudiare il fascismo, il neofascismo, il nazismo, il neonazismo, il razzismo ed ogni forma di discriminazione in violazione dei principi di uguaglianza e di tutela della dignitą umana sanciti dalla Costituzione; di non professare, fare propaganda, compiere manifestazioni esteriori inneggianti alle ideologie fasciste, neofasciste, naziste, neonaziste, razziste o discriminatorie in contrasto con la Costituzione, la legge di attuazione della stessa, la normativa nazionale e lo Statuto Comunale; di non perseguire finalitą antidemocratiche, esaltando, propagandando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertą garantite dalla Costituzione o denigrando la Costituzione e i suoi valori democratici fondanti”. “La mancata dichiarazione di cui sopra comporterą l’inammissibilitą della domanda”, puntualizza il capogruppo del Pd, nel sottolineare che “nell’atto di autorizzazione o concessione dovrą essere fatto esplicito riferimento alla dichiarazione presentata”. “Il compimento di atti o dichiarazioni contrarie alla dichiarazione effettuate durante lo svolgimento dell’attivitą autorizzata, comporteranno l’immediata decadenza dell’autorizzazione e la immediata cessazione, se tecnicamente possibile, delle attivitą ancora in essere”, spiega Gatticchi, che aggiunge: “la violazione determinerą inoltre l’impossibilitą per il soggetto richiedente di ottenere una nuova autorizzazione per un periodo di cinque anni” e “la falsitą della dichiarazione resa in relazione al soggetto richiedente, comporterą la segnalazione all’autoritą giudiziaria per violazione degli articoli 495 e seguenti del Codice penale ed il diniego della richiesta autorizzazione”. Nella mozione viene espressa l’esigenza che sindaco e giunta vengano impegnati anche “ad iscrivere il Comune di Cittą di Castello all’anagrafe Antifascista istituita dal Comune di Stazzema per la costituzione di un comune virtuale antifascista, sottoscrivendone la relativa carta valoriale” e “ad inviare la presente mozione, a cura della presidenza del consiglio comunale, al presidente della Repubblica, ai presidenti di Camera e Senato, al presidente del Consiglio dei Ministri ed al ministro dell’Interno, chiedendo l’avvio del procedimento di scioglimento del partito politico Forza Nuova per la ricostruzione del partito fascista e per l’inottemperanza alle norme previste dalla cosiddetta legge Mancino, risultando oltre ogni modo comprovato il coinvolgimento di militanti di Forza Nuova in episodi di violenza razzista e fascista”. “Nel corso degli ultimi anni anche nella nostra regione e nel nostro comune hanno operato associazioni di chiara ispirazione fascista e conseguentemente all’attivitą di apologia del fascismo protratta dalle suddette associazioni si sono verificati sfregi e graffiti inneggianti la barbarie fascista e l’odio razziale sopra importanti monumenti cittadini eretti alla memoria degli eroi tifernati della resistenza”, rileva Gatticchi, nel ricordare il recente “assalto fascista e squadrista” alla sede nazionale della Cgil a Roma e  che  “negli ultimi anni le violenze di matrice neofascista sono cresciute nel nostro Paese, e sono sempre pił numerose le organizzazioni che si richiamano direttamente o indirettamente all’ideologie fasciste e naziste, fra le quali assume primario rilievo il partito politico Forza Nuova”. “La Costituzione Italiana si fonda su principi di libertą, solidarietą e democrazia, principi nati dalla resistenza e dalla lotta di liberazione dal fascismo”, puntualizza il capogruppo del Pd, che ribadisce come “l’insieme dei principi fondamentali, delle libertą costituzionali e, pił in generale dei diritti e doveri del cittadino di cui alla parte I della Costituzione escluda totalmente la tollerabilitą, da parte dell’ordinamento Italiano, di comportamenti riconducibili all’ideologia fascista”. Richiamando le disposizioni della Costituzione e della legislazione ordinaria che vietano “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”; Gatticchi fa presente che “la diffusione di idee fondate sulla superioritą o sull'odio razziale o etnico, ovvero incitanti a commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, č una fattispecie di reato vigente nel nostro ordinamento introdotta dalla legge 205/1993 (Legge Mancino), la quale prevede, in caso di reato aggravato, la possibilitą di scioglimento di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che favoriscano la commissione dei reati previsti dalla stessa legge”.
 


CittądiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Cittą di Castello
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