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Notizie dal Comune

CONSIGLIO COMUNALE. CRIMINALITA' ORGANIZZATA IN COMMISSIONE CONTROLLO E GARANZIA: SÌ A MOZIONE DI CASTELLO CAMBIA
Cooperazione
07.03.2020 -

 

 

 

 

Approvata nel consiglio comunale di lunedì 2 marzo 2020 a maggioranza, con l’astensione di Fratelli d’Italia, Lega, Tiferno Insieme e Marcello Rigucci del Gruppo Misto, la mozione proposta da Castello Cambia per “assegnare alla Commissione Controllo e Garanzia anche la funzione di analisi del fenomeno delle infiltrazioni mafiose e di promozione e sensibilizzazione alla legalità e su questi temi di raccomandare al presidente dell’organismo il coinvolgimento dei capigruppo”. Il documento, emendato rispetto al testo, è stato presentato dal capogruppo di Castello Cambia Vincenzo Bucci: “il territorio dell’Alta Valle del Tevere è sostanzialmente sano ma la stampa ha parlato di pesanti infiltrazioni mafiose in Umbria; anche Città di Castello ha visto operare organizzazioni criminali: come la camorra a San Secondo dove la Procura di Firenze ha confiscato una villetta e quattro lotti di terreno edificabile al clan Terracciano; o come la ‘ndrangheta, data l’operazione Stige condotta dal Procuratore Gratteri. Si propone l’istituzione di una commissione antimafia al fine di operare, con le opportune collaborazioni, sul fronte dell’educazione alla Legalità, soprattutto tra i giovani, e a tal fine organizzare iniziative pubbliche di sensibilizzazione sul tema delle mafie e del rispetto delle legalità, anche in collaborazione con gli Istituti scolastici e le Associazioni del territorio; e sul fronte del monitoraggio sulle attività economiche del territorio comunale, a tal fine impegnandosi a interloquire periodicamente con le sedi Istituzionali come la Prefettura, la Magistratura e le Forze dell’ordine, con i quali poter ulteriormente sottoscrivere un Protocollo di Intesa e di collaborazione permanente”.  Ursula Masciarri, consigliere PSI, è intervenuta per chiedere “in quale commissione verrà incardinata”. Per il sindaco Luciano Bacchetta “a Città di Castello non ci sono casi riconducibili al fenomeno mafioso. Il procuratore ha parlato di contiguità inconsapevoli con la malavita. Io sono stato audito dalla Commissione Antimafia nazionale ma quasi per formalità perché in Umbria non c’era un emergenza criminale riconducibile alla mafia. Neanche nel consiglio comunale di Perugia è emerso niente di penalmente rilevante. Teniamo la guardia alta. Il comune ha un Patto di legalità, in base al quale comunichiamo alla Prefettura tutti i fatti che appaiono rilevanti. C’è anche la sostanza oltre la forma. Una commissione ad hoc mi sembra complessa, la mia proposta è ricondurre il tema alla ricostituenda commissione Controllo e Garanzia. Il segretario potrebbe portare tutti gli atti che il segretario trasferisce alla Prefettura. E’ un fatto politico prima che giudiziario sul quale va fatta una riflessione”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha portato l’esempio di “Mafia Capitale”: “l’associazione mafiosa è caduta quasi in tutti i processi. Corruzione e mafia sono gravi reati ma distinti. Ma il comune può dare un contributo? Non abbiamo poteri inquirenti, al massimo possiamo ascoltare soggetti informati. Prendiamo spunto per ricostituire la Commissione Controllo e Garanzia. Si ad un’implementazione del nostro ruolo anche in via riservata, no al travestimento da soggetti inquirenti”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha detto “il gruppo è d’accordo con la commissione ma il mandato è breve per costituirla. Nel 2011 era già stata votata la costituzione di una commissione. Non può lavorare come una commissione parlamentare. Abbiamo intestato la Sala della Giunta a Peppino Impastato ed è stato un risultato. Lavoriamo molto su Città di Castello. Un comportamento con la schiena dritta paga sempre come senso civico e qualità delle istituzioni. D’accordo con il sindaco”. La consigliera Emanuela Arcaleni di Castello Cambia ha detto che “lo spirito della mozione è stato colto e non è inquirente. La proposta è di tipo politico: tenere alta la guardia sulle questioni di legalità. Dare un segnale sulla posizione delle istituzioni. C’è bisogno di un’attenzione alta, di un occhio vigile. Diamo un segnale anche se siamo in scadenza. Anche in Regione è stata costituita una commissione antimafia per lavorare e studiare il fenomeno mafioso. Non possiamo risolvere con una seduta ad hoc della Commissione Controllo e Garanzia ma in un organismo, una funzione strutturale”. Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto, ha detto: “Sono d’accordo con la commissione e con incardinare questa proposta all’interno delle funzioni della Commissione Controllo e Garanzia”. Bucci ha concluso dicendo che “ci sono elementi di preoccupazione per l’Umbria. La proposta è che nella Commissione Controllo e Garanzia siano integrati tutti i capogruppo con diritto di voto nel seguire i temi della criminalità organizzata”. Arcaleni ha letto un emendamento poi recepito nel documento approvato.

 

 

 

 


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