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Notizie dal Comune

Il sindaco Secondi risponde in consiglio comunale alle interrogazioni di Lignani Marchesani (Castello Civica) e Arcaleni (Castello Cambia) sui rapporti tra Sogepu e Sogeco
Comune
12.09.2023 -

Sogeco

 

“L’amministrazione comunale ha preso conoscenza dell’organigramma di Sogeco nel giugno del 2023, all’approvazione del bilancio 2022 della società, e successivamente, per iniziativa del segretario generale e dell’Ufficio Partecipate, ha rivolto ad Anac una richiesta di valutazione sulla congruità dei ruoli e degli incarichi affidati. La valutazione sulla legittimità di quanto avvenuto spetta agli organismi preposti e l’amministrazione comunale si comporterà di conseguenza, in base alle valutazioni che verranno fatte”. E’ quanto ha chiarito in consiglio comunale il sindaco Luca Secondi, rispondendo nella seduta del consiglio comunale di ieri sera alle interrogazioni dei consiglieri Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) ed Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) sui rapporti tra Sogepu e Sogeco. Il primo cittadino ha illustrato l’attuale governance di Sogeco, nella quale la carica di amministratore unico è ricoperta dal Antonio Granieri, che non percepisce compensi connessi al ruolo, mentre la carica di direttore generale è ricoperta, con un compenso annuo previsto di 126.000 euro, da Cristian Goracci, che allo stato attuale non percepisce compensi connessi ai compiti affidati. Rimandando ulteriori considerazioni e approfondimenti alla commissione consiliare competente che si riunirà nei prossimi giorni, il primo cittadino ha chiarito che la nomina del direttore tecnico di Sogeco fosse prevista dal capitolato di gara e che per questo incarico non vengono cumulate indennità. “Dal primo gennaio 2023, data di avvio della concessione del servizio di gestione integrata dei rifiuti del Sub Ambito n. 1 – ha detto il sindaco - coerentemente con l’offerta di gara Ennio Spazzoli ricopre la carica di direttore tecnico di Sogeco e non percepisce compensi per tale carica da parte di Sogepu”. Secondi ha puntualizzato che il 4 luglio 2023 il consiglio di amministrazione di Sogepu ha conferito all’ingegner Spazzoli procura speciale con delega di funzioni e ha confermato la procura speciale con delega di funzioni in materia ambientale. Per tale incarico Spazzoli riceve un compenso annuo pari ad 12.000 euro, oltre Iva, da parte di Sogepu. “Si tratta – ha precisato - di un incarico per la sicurezza impiantistica, non attiene alla direzione tecnica”. Illustrando l’interrogazione, il consigliere Lignani Marchesani aveva espresso la necessità che venisse chiarito se, “ferma restando la legittimità da Sogeco di decidere in proprio, secondo la propria maggioranza in assemblea, sia stata effettivamente fatta la nomina di direttore generale e quale sia l’emolumento previsto, considerando che parliamo di costi che vanno a incidere sulle risorse che Sogeco richiede ai gestori operativi dei servizi”. “Vorremmo anche comprendere se di questa nomina siano stati informati Sogepu e il suo nuovo consiglio di amministrazione”, aveva aggiunto l’esponente della minoranza, che aveva avanzato anche l’esigenza di venire a conoscenza del numero di dipendenti di Sogeco, “per capire se sia una società di scopo o qualcos’altro”. “Sarebbe un atto di cortesia istituzionale – aveva concluso Lignani Marchesani – che il direttore generale di Sogeco esponesse un programma di mandato”.  La consigliera Arcaleni aveva rappresentato la necessità di comprendere se le notizie contenute nei bilanci 2021 e 2022 di Sogeco fossero a conoscenza dell’amministrazione comunale. In particolare, aveva chiesto di capire se sindaco, giunta e amministratori di maggioranza fossero a conoscenza del fatto che “l’allora amministratore unico di Sogepu avesse sottoscritto, nel luglio 2021, con la società Sogeco un contratto per la direzione generale della società, con un compenso di 60.000 euro annuali, decurtati nel 2021 di 30.000 euro a causa del protrarsi del contenzioso che aveva procrastinato l’aggiudicazione della gara e regolarmente versati nel 2022, avendo lo stesso svolto tutte le attività propedeutiche alla partenza dell’appalto”. Arcaleni aveva inoltre espresso l’importanza di chiarire se gli amministratori comunali avessero saputo che “l’allora e l’attuale direttore tecnico di Sogepu avesse sottoscritto, nel luglio 2021, con la società Sogeco un contratto per la direzione tecnica, la cui esecuzione è stata confermata a partire dal 1 gennaio 2023 con l’avvio effettivo del contratto di appalto”. Nel rimarcare l’esigenza che fossero meglio definiti i contorni dei rapporti tra Sogepu e Sogeco, la rappresentante di Castello Cambia aveva sostenuto: “a me sembra abbastanza strano che ci possa essere il cumulo di queste due cariche e mi dirà lei sindaco se questo possa essere legittimo o meno”. “Vorremmo capire se stiamo pagando la stessa persona per il medesimo incarico di direttore tecnico, visto che i costi andranno a finire anche all’interno dei calcoli per la Tari e che la gestione della società è fatta con soldi pubblici”, aveva osservato Arcaleni, che aveva chiesto anche di comprendere quale sia la natura e il dettaglio del rapporto economico intercorso dal 2021 tra Sogeco, che veniva dichiarata inattiva, e Sogepu, in quanto risulta che nel giugno 2021 la prima abbia iniziato attività di consulenza alle imprese per la realizzazione di progetti innovativi nella gestione dei rifiuti e che verso Sogepu abbia operato una  prestazione di servizi, per cui vanta un consistente credito commerciale”. Riferendo i contenuti delle note ricevute da Sogepu, il sindaco Secondi ha spiegato che “Sogeco ha iniziato la propria attività il 21 giugno 2021, come riportato sulla visura ordinaria della Camera di Commercio dell’Umbria — Registro delle imprese. Con contratto di servizio, stipulato in data 6 maggio 2021 con decorrenza a partire dal primo luglio successivo, Sogepu ha affidato a Sogeco lo svolgimento di servizi legali e tecnico-amministrativi per un importo annuo di 265.000 euro, oltre Iva”. “Tutte attività legate alla gara d’ambito per la gestione dei rifiuti – ha evidenziato il primo cittadino - perché in quella fase, nel 2021 il Consiglio di Stato aveva dato ragione a Sogepu, ma l’Auri aveva ritenuto opportuno aprire una procedura tecnica per l’aggiudicazione definitiva e nelle more della sua conclusione c’era la necessità di tutta una serie di attività prodromiche all’affidamento del servizio che era necessario partissero”. In merito alla posizione del direttore generale di Sogeco Goracci, leggendo la nota di Sogepu il sindaco ha dato conto del fatto che “a seguito dell’allungamento dell’iter della procedura di gara per il reiterarsi dell’ulteriore contenzioso e delle conseguenti esigenze di coordinamento volte alla messa a regime di Sogeco, la decorrenza effettiva del incarico di direttore generale è avvenuta a far tempo dal gennaio 2022, annualità a partire dalla quale il dottor Goracci ha iniziato a percepire compensi in Sogeco, rinunciando a quelli come amministratore unico di Sogepu”. Secondi ha specificato che “coerentemente con l’offerta di gara, l’attività della direzione generale si è occupata della fase di avvio della società per le attività propedeutiche alla stipula del contratto ed all’avvio dei servizi”. Nell’annualità 2022, oltre al compenso contrattualmente previsto, Goracci ha percepito ulteriori 30.000euro lordi a titolo di stralcio e rimborso per le attività compiute nel 2021. “Nel 2023 – ha reso noto il sindaco - Goracci ha percepito compensi soltanto nelle mensilità di gennaio, febbraio e marzo, decidendo di astenersi dalle attività, pur rimanendo a disposizione della società per lo svolgimento di quanto contrattualmente previsto, in attesa di maggiori definizioni nell’indagine attualmente in corso della Procura di Perugia”. Secondi ha quindi fornito i dati relativi al personale di Sogeco, “che ha 73 dipendenti, di cui 16 impiegati (addetti amministrativi) e 57 operai (addetti alla raccolta e agli impianti), di cui 70 operano dal primo gennaio 2023 presso Sogepu a seguito di contratti di distacco stipulati in data 28 dicembre 2022”. In sede di replica, il consigliere Lignani ha riconosciuto la chiarezza e la trasparenza dell’esposizione del sindaco e, senza voler scendere in considerazione giuridiche, ha aggiunto: “non commento niente, lascio ai cittadini le valutazioni”. “Mi permetto di dire unicamente che emerge, da un lato, che Sogeco non è una società di scopo, perché altrimenti non avrebbe 73 dipendenti, e, dall’altro, la gravità del fatto che come dice l’amministrazione comunale tutto sia passato sopra la testa della politica”.  La consigliera Arcaleni ha preso la parola per dichiarare: “mi astengo anche io da valutazioni giuridiche, ma da quelle politiche no”. “Il sindaco ha dato risposte insufficiente per quanto riguarda gli aspetti politici, non ha avuto il coraggio di dirci se conoscevate tutta questa situazione oppure no”. “Se solo nel luglio 2023 avete inviato ad Anac, giustamente, una richiesta di valutazione di legittimità, vuol dire che negli anni precedenti questa cosa non la sapevate, cioè avete confermato l’amministratore unico di Sogepu senza sapere che aveva già firmato un contratto, con Sogeco, come dice il bilancio depositato”. “E’ grave che ci siano due società che per due anni hanno avuto in pratica la stessa guida e rimando anche io il giudizio ai cittadini su quali interessi siano stati difesi, i nostri o quelli di altri?”. “Chiedo che si faccia maggiore chiarezza, definitiva, su rapporti che ci sono stati e sulla situazione che è stata lasciata in Sogepu e su come il nuovo consiglio di amministrazione intenderà affrontare conti, che non sembrano affatto buoni”. Il sindaco Secondi ha preso di nuovo la parola per chiarire che Goracci abbia proseguito il proprio incarico in regime di prorogatio “a tutela dell’esigenza che quello che era stato definito in sede di gara venisse lasciato com’era fino all’aggiudicazione della stessa, perché uno degli aspetti che erano stati valutati dai vari gradi della giustizia amministrativa aveva a che fare proprio con i requisiti soggettivi degli amministratori e cambiare avrebbe potuto aprire la porta a nuovi contenziosi”. “Se avesse saputo tutto questo, sindaco, avrebbe mantenuto la stessa prorogatio o no?”, ha replicato Arcaleni. “Le rispondo che ogni valutazione sarebbe passata, come ora, per gli uffici tecnici, che mi avrebbero suggerito l’attività congrua da svolgere: le decisioni sono politiche, ma previa valutazione di legittimità”, ha ribattuto Secondi.

 


CittàdiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Città di Castello
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