Comune di Città di Castello

L’indagine conoscitiva delle esigenze e delle volontà di sviluppo insediativo, produttivo e socio-economico nel territorio di Città di Castello avviata recentemente dall’amministrazione comunale ha motivato la presentazione di un’interpellanza da parte dei consiglieri di Tiferno Insieme Nicola Morini e Vittorio Vincenti per conoscere l’esito dell’avviso pubblicato il 7 luglio scorso sull’albo pretorio, con particolare riferimento alle richieste di attivazione delle ZAUNI e di modifica delle aree di trasformazione urbanistica.  Gli esponenti della minoranza intendono “sapere se le motivazioni con le quali si è avviato un tale procedimento risultino coerenti con i criteri costitutivi il PRG e i piani sovraordinati, con particolare attenzione alla limitazione nel consumo del territorio” e chiedono di “conoscere i criteri previsti per l’eventuale accettazione o rigetto delle domande”. “Gli uffici tecnici, la giunta e il consiglio comunale hanno realisticamente l’intenzione o la mera possibilità temporale di dare risposta e attuazione alle richieste pervenute entro la scadenza dell’attuale mandato?”, domandano Morini e Vincenti.  Nel far presente che “fino al 6 agosto 2021 i cittadini interessati hanno potuto presentare manifestazioni di interesse per l’attivazione di Zone Agricole Utilizzabili per Nuovi Insediamenti (ZAUNI) e per modifiche riguardanti aree di trasformazione previste dalla Parte Operativa del vigente Piano Regolatore Generale”, i consiglieri di Tiferno Insieme evidenziano che “questa giunta e questo consiglio comunale sono a fine mandato e in regime di prorogatio e difficilmente potranno dare seguito ad eventuali modifiche o attuazioni della Parte Operativa del vigente PRG avanzate dai cittadini”. “Stanti le motivazioni esposte di ordine meramente economico legate alla situazione di crisi creata dal Covid alla base di detto provvedimento – segnalano Morini e Vincenti - dal punto di vista urbanistico, economico ed edilizio già l’attuale PRG operativo consente svariati interventi urbanistici che non ci risultano in stragrande maggioranza essere stati ancora avviati”.