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Notizie dal Comune

Concerto del Primo Maggio in fabbrica - Domani a partire dalle ore 15 sui canali social del comune, emittenti televisive e radiofoniche oltre 30 minuti di musica, cultura, arte registrati fra piatti e forni delle Ceramiche Noi di Citta' di Castello, coope
concerto 1 maggio
30.04.2021 -

Dal palcoscenico alla fabbrica: clarinetto e chiatarra per il concerto del primo maggio della resilienza e della speranza per la ripartenza. Mezz’ora di musica, intervallata da brevi interventi istituzionali e lettura di brani della Divina Commedia che verranno trasmessi in streamimg domani pomeriggio, sabato 1 Maggio a partire dalle ore 15 sui canali social del comune di Città di Castello e su alcune emittenti locali e radio regionali:   (www.comune.cittadicastello.pg.it), Youtube, Facebook ed una sintesi su Instagram (Cdcnotizie) e Twitter (@CittaCastello). Umbriajournaltv.it e Umbria+ canale 15 (sabato 1 maggio con repliche Domenica 2 maggio);  Tef Channel, canale 12 (sabato 1 maggio ore 15), Trg, canale 11 (sabato 1 maggio ore 21); TevereTv canali 16 e 174 (sabato 1 maggio  ore 15,30 e 20,45, replica Domenica 2 Maggio 10,05 – 14,30 e 22), Rvt radio 91.9 TV canale 632. Mep radio, sabato 1 maggio dalle ore 17.35, al termine del GR nazionale di POPOLARE Network. In Umbria sui: 95.600 MHz FM (Conca Ternana) - 91.600 MHz FM (Valle Spoletana e Valnerina) - 88.000-95.100 MHz FM (Valnerina). Streaming audio su www.mepradio.it e www.mepradioumbria.it.   Per la prima volta i cancelli di una fabbrica si sono aperti alla musica, all’arte, allo spettacolo, alla cultura.  E’ andato in scena il concerto delle “eccellenze” registrato fra bancali, muletti, scatole e imballaggi. I maestri Fabio Battistelli al clarinetto e Stefano Falleri alla chitarra hanno eseguito una serie di brani “icone” del miglior repertorio del maestro Morricone, Carosone e Pixinguinha-Lacerda, un esibizione magistrale di “Um a zero”, intervallati dalla lettura del V° canto della Divina Commedia, interpretato in maniera superlativa dagli attori, Elena Galvani e Jacopo Laurino, Stradanova Slow Theatre. Per qualche ora i palcoscenici dei teatri si sono trasferiti idealmente ed anche concretamente in una location unica, mai realizzata in queste modalità, presso lo stabilimento di “Ceramiche Noi”, a Città di Castello (Pg), azienda artigianale di grande pregio simbolo di resilienza e tenacia nel superare mille ostacoli, pandemia compresa. Meno di venti dipendenti, 17 attualmente per la precisione fra soci della cooperativa e lavoratori (11 i soci, 9 uomini e 8 donne, età media 40 anni) che in due anni si sono ritrovati ad affrontare il dramma della chiusura della azienda per cui lavoravano, dopo aver ricevuto la notizia della possibile delocalizzazione del sito produttivo in Armenia, alla rinascita e rilancio in termimi di produzione e posti di lavoro: in pieno lockdown hanno addirittura incrementato di due unità il proprio organico. Il presidente della cooperativa Marco Brozzi e tutti gli altri soci-lavoratori hanno trovato la forza di ripartire mettendo in piedi, grazie alle proprie risorse finanziarie (tutta la loro Naspi e una parte del Tfr, il trattamento di fine rapporto, per un totale di 180.000 euro) ed al supporto di Legacoop Umbria e dei sindacati, una azienda che è diventata il simbolo della resilienza non solo al Covid ma alle avversità quotidiane. E così hanno riconquistato i vecchi clienti, per il 90 per cento negli Stati Uniti, senza mai fermarsi durante tutto il lockdown, sfornando manufatti in ceramica unici come il piatto “antibatterico”. Fra gli ambiziosi progetti  c’è quello dello sbarco nei mercati di alta qualità e lusso in tutto il mondo con particolare riferimento al Giappone e Corea del Sud. I due artisti non nuovi a queste inedite perfomance hanno suonato davanti alla platea dei dipendenti dell’azienda, tutti in sicurezza, distanziati con le mascherine ben indossate ed una delegazione isituzionale composta dal sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, assieme all’assessore allo Sviluppo Economico, Riccardo Carletti, a rappresentanti del mondo sindacale, Euro Angeli, segretario Generale Filctem Cgil e Dino Ricci, Presidente di Legacoop  Umbria, da sempre vicini ai lavoratori della Cooperativa, in parte artefici dela loro rinascita e rilancio. Maria Cristina Goracci, presidente di “Castello Danza”, “portavoce” di tutti coloro che lavorano ed operano a vari livelli nel settore artistico-teatrale e dello spettacolo ha completato il qualificato “parterre”. Un concerto inedito anche per la “scenografia”. Fra un bancale e l’altro, pile di piatti e vassoi di ceramica nell’ampio magazzino accanto al laboratorio della produzione è stato allestito un angolo delle eccellenze a voler testimoniare l’accostamento fra la musica, l’arte, la cultura, tutto il panorama che ruota attorno allo spettacolo nelle diverse espressioni (in ginocchio da tempo causa pandemia) ed i simboli concreti di questi ambiti produttivi anch’essi eccellenze del territorio e della tradizione made in Italy. Sopra un tavolo in rovere realizzato dai maestri artigiani del Mobile in Stile di Città di Castello (unici a lavorare il legno secondo tecniche secolari) impreziosito da una sella in lino con fasce rosa realizzata su telai dell’800 dalle socie-lavoratici di Tela Umbra, appoggiata sopra un leggio in legno pregiato intarsiato, una prestigiosa copia della Divina Commedia, parte di una Collezione in edizione limitata: e poi ancora delle scarpette da punta di danza classica incrociate ed una maschera di teatro. Scenografia “mozzafiato” completata da una splendida riproduzione dello Sposalizio della Vergine di Raffaello eseguita in Pictografia ad olio su tavola antica dal maestro Stefano Lazzari, della Bottega Tifernate, in scala 1:2 rispetto all’originale custodito presso la Pinacoteca di Brera di Milano. Al termine della applaudita performance musicale, fra qualche lacrima di commozione e orgoglio dei dipendenti, Patrizia Venturini, sindacalista-attrice (in passato la più giovane prima segretaria donna nel comparto della scuola a livello nazionale) già vice-presidente “dell’Associazione Ottobre” fondata e presieduta da Valeria Ciangottini per 20 anni, quasi a voler suggellare un evento unico che sarà senza dubbio il simbolo della ripartenza del paese e della Festa del Lavoro, ha letto, accompagnata dalle note del clarinetto e della chitarra, un toccante passaggio di un intervento di Giuseppe Di Vittorio.  Sindaco di Citta’ di Castello, Luciano Bacchetta e assessore allo Sviluppo Economico, Riccardo Carletti: “Il concerto di rara bravura e suggestione dei maestri Battistelli e Falleri che è stato registrato in un luogo insolito sarà l’emblema della ripartenza solidale di tutti i settori del nostro grande Paese e il primo maggio, la festa del lavoro avremo il piacere di condividerlo con tutti attraverso i canali social in streaming come impongono le regole anti-Covid. Noi come istituzioni ci saremo come sempre accanto a loro che ogni giorno difendono con orgoglio e straordinaria determinazione e passione il proprio lavoro realizzando prodotti di eccellenza come fa l’arte, la cultura, la musica e tutte le espressioni di creatività di cui è ricco il nostro paese, la regione Umbria, la nostra città. Un percorso che ci porterà nelle prossime settimane in altre realtà produttive e artigianali nella convinzione che la bellezza, sia essa musica, arte, spettacolo, artigianato e cultura, non si ferma. Con il vaccino prima di tutto e le misure di contenimento della pandemia e con messaggi positivi e solidali come questo ne usciremo più forti, insieme”.

 


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