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Notizie dal Comune

Da oggi l'area verde nella frazione di "Titta", fra la scuola e la chiesa, porta il nome di Giuseppe Braccalenti, sindacalista, consigliere comunale, impegnato da sempre nel comparto dell'agricoltura e associazionismo
area verde titta
27.03.2021 -

Da oggi l’area verde nella frazione di Titta che circonda la chiesa, la scuola ed alcune abitazioni porta il nome di Giuseppe Braccalenti, di colui che con tanta passione e determinazione l’aveva pensata avviandone l’iter di realizzazione. Nel corso di una breve ma sentita cerimonia, il sindaco, Luciano Bacchetta, ha scoperto il drappo sulla indicazione della via intitolata ad un grande tifernate nato e cresciuto proprio in questa comunità a poca distanza dal quartiere “Graticole”, per la quale si è speso tanto come cittadino, infaticabile rappresentante del sindacato e amministratore pubblico. La richiesta nel 2017 è stata promossa congiuntamente dalle associazioni, Pro Loco e Circolo Acli Titta e dall’Associazione “Noi di Userna”. Nella Frazione di Titta, Giuseppe Braccalenti, ha operato fattivamente per creare aggregazione e dare impulso alla socialità. Anche l’area verde e annesso parcheggio al centro della zona abitata è frutto del suo impegno. “Nell’ultimo periodo della realizzazione dell’area verde purtroppo si ammalò – hanno dichiarato i figli Lorella e Rodolfo, nel corso di un breve e commosso ricordo-  ne prendemmo cura al posto suo per accelerare e portare a compimento la volontà. Purtroppo ci lasciò nel novembre del 2005, poco prima dell’inaugurazione di questa area verde che avvenne a gennaio 2006.” “Nell’esercizio delle funzioni di consigliere comunale identificò quest'area centrale per evitare la cementificazione davanti alla scuola e per offrire un servizio aggiuntivo alla scuola stessa, dotandola di un parcheggio. Un prato verde – hanno concluso i figli ricordando anche l’apporto ed il sostegno della mamma Santina Pascolini e di tutta la famiglia - da poter utilizzare per le attività didattiche e per garantire un grande polmone alla comunità.” Quel sogno è diventato realtà ed ha un riconoscimento tangibile che tutti possono vedere. La comunità di Titta ha uno spazio aggregativo in grado di favorire la socializzazione e la libertà al gioco per ogni età. In questa area verde, infatti, capita di incontrare dei ragazzi a giocare, i nonni con i nipoti e, specialmente nelle sere d’estate (prima della pandemia) delle persone a giocare a carte. “Oggi più che mai, in momenti difficili come quello che stiamo vivendo – ha dichiarato il sindaco, Luciano Bacchetta - giornate come queste danno il senso vero della comunità, dell’appartenenza a valori autentici di solidarietà e condivisione di interventi utili e significativi per tutti. Questo luogo intitolato a Giuseppe Braccalenti è il segno di tutto questo: la gratitudine delle istituzioni per la sua straordinaria capacità di essere persona “buona”, perbene ma determinata e innamorata della sua famiglia, del sindacato, delle associazioni, delle istituzioni e della comunità che l’ha visto e crescere e dove è tornato a vivere con orgoglio. Grazie a nome di tutti i tifernati”. Accanto alla moglie Santina Pascolini, i figli Lorella, Rodolfo, i nipoti Andrea, Valeria, Nicola, Leonardo, il genero Paolo e la nuora Valentina, anche assessori, consiglieri comunali e regionali, amici, rappresentanti del panorama sindacale regionale e locale e dell’associazionismo per il quale Braccalenti si è speso sempre con rinnovato entusiasmo.

LA SCHEDA

Giuseppe Braccalenti (27.02.1932 - 02.11.2005) Nato a Userna (l’attuale Titta) dove è cresciuto per poi tornarci all’inizio degli anni 90. Fin da ragazzo si è impegnato per la gente del paese diventando punto di riferimento per le famiglie in particolare le più disagiate di allora. Sindacalista CGIL fino ai primi anni 80 poi impiegato al Consorzio Tabacchicoltori di San Secondo. Già nei difficili anni “cinquanta” si è dedicato all’affermazione dei diritti dei lavoratori, prima come dirigente della Feder-Terra, poi ricoprendo la carica di Segretario della Camera del Lavoro di Città di Castello e Gubbio per le quali si è adoperato in prima persona per l’apertura delle loro sedi. Divenuto negli anni Settanta Responsabile dei Servizi, ha continuato a dare il proprio appassionato contributo volontario alla CGIL anche da pensionato. Ha sempre posto al centro dei suoi interessi la difesa dei più deboli, con un’attenzione particolare ai lavoratori del settore agricolo che considerava più bisognosi del sostegno sindacale. Esempio forte, negli anni complicati delle prime affermazioni sociali, di un agire “buono” riconosciuto da tutte le forze politiche, meritevole e stimabile. Iscritto e militante nel PCI, poi nel PDS e DS. Consigliere Comunale dal 1993 al 1997 ha ricoperto il ruolo di presidente della commissione assetto del territorio. Nella Frazione di Titta ha operato fattivamente per creare aggregazione e dare impulso alla socialità. Anche l’area verde e annesso parcheggio al centro della zona abitata è frutto del suo impegno.

 


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