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Notizie dal Comune

COMMISSIONE CONTROLLO E GARANZIA. PRIMA RIUNIONE DEL NEO PRESIDENTE BUCCI. IL SINDACO BACCHETTA LO INVITA A DIMETTERSI: "VULNUS ALLA DEMOCRAZIA ". BUCCI: "VOTAZIONE LEGITTIMA, VADO AVANTI". MORANI (PSI) ELETTO VICE.
commissione
02.02.2021 -
 
 
 
 
 
 
 
Prima riunione della Commissione Controllo e Garanzia dopo l’elezione del nuovo presidente Vincenzo Bucci. Nel corso della seduta Vittorio Morani, capogruppo del PSI, è stato eletto vicepresidente. I membri dell’organismo presenti, oltre a presidente e vicepresidente, erano per la minoranza Emanuela Arcaleni di Castello Cambia e Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, delegato da Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia. Per la maggioranza, il vicepresidente dimissionario Ursula Masciarri, consigliere del PSI, Luciano Tavernelli e Mirco Pescari, consigliere e capogruppo del PD, Vittorio Massetti, consigliere di Italia Viva, Luciano Domenichini, consigliere dei Democratici per Città di Castello.
Il sindaco Luciano Bacchetta in apertura di seduta ha invitato il presidente Bucci a “no  accettare la sua elezione, per motivi non legati alla stima che ho della sua lunghissima carriera politica ma perché manca il maggior partito di opposizione. Lei è stato eletto con un voto della maggioranza e avrebbero dovuto essere una scelta interna delle minoranze. La invito a riflettere sul suo ruolo fortemente divisivo. Nessun presidente di altre commissioni di dimetterà, non ci saranno cambi. Nessuno la invita ma io sì a rifletetre su questo vulnus istituzionale che avete creato. L’assenza del consigliere della Lega è un segnale chiaro”. Vincenzo Bucci, presidente della Commissione, ha detto: “L’assetto istituzionale che lei mette in discussione con il voto segreto non l’accetto. Credo che la votazione sia legittima e sono qui per sviluppare l’iter del lavoro. Questo quanto devo dire nel rispetto dei voti dati. Io non so perché la Lega non è presenta. Iopenso di rappresentare l’opposizione da cinque anni in consiglio su tutto quanto non abbiamo condiviso. Se i consiglieri non rispettano più la sua maggioranza non è un problema di Castello Cambia ma vostro. Le altre commissioni non sono pertinenza di questa sera”. Il sindaco ha aggiunto: “Le pongo una questione morale. Lei è stato eletto con i voti della minoranza e con un voto della maggioranza, di uno che ha votato il sindaco Bacchetta. Quello che sta facendo è istituzionalmente gravissimo, sta violando una regola sacra che è il rispetto delle norme, hanno votato in cinque e dovevano essere quattro. Lei non è ilò presidente sostanziale. Può fare quello che vuole ma le dico che quanto sta accadendo è un granve vulnus alla democrazia. Non è regolare”. Bucci: “Non ponga la questione morale e non può impedire alla commissione di svolgere i lavori”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia: “Cominciamo la commissione che aspettiamo da un anno e mezzo. Il sindaco ha espresso legittimamente quello che aveva da dre. Mi sembra singolare interrompere la commissione perché manca un consigliere. Questo trattamento non è stato riservato a nessuno. La commissione è legittimata dal numero legale ad andare avanti e non perdiamoci in polemiche ostative all’andamento dei lavori”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha chiesto “che tipo di delega è quella di Vincenti, da osservatore non esiste”. Stesso concetto è stato ribadito da Luciano Domenichini, consigliere dei Democratici di Città di Castello: “E’ vero che manca il partito più rappresentativo dell’opposizione. Sassolini ha dichiarato che non avrebbe mai partecipato ai lavori della commissione ed oggi ha delegato a Vincenti, per il regolare svolgimento dei lavori? Siamo in difficoltà, verifichiamo”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto: “Il consigliere Vincenti poteva essere presente come me senza che qualcuno gli dica di osservare i lavori”. Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha ripreso la parola: “Se c’è il numero legale, andiamo avanti. Se anche la delega di Vincenti non fosse valida, ci sarebbe comunque”. Mirco Pescari, capogruppo del PD, ha detto: “Il presidente Bucci è legittimamente eletto ed è chiaro che c’è il numero legale. La questione è politica: qui non è una commissione ordinaria, è insediata per la prima volta, è l’unica che il Regolamento riserva alle minoranze. Il presidente è legittimo ma è stato fortemente contestato dalle altri minoranze. La delega di Vincenti ha precisato lui che fosse da osservatore; se il collega Sassolini non è presente, significa che la metà della minoranza non è d’accordo. Se il problema politico dentro la minoranza c’è, il presidente ne dovrebbe prendere atto. Vittorio Morani, capogruppo del Psi, ha detto: “Questa commissione è voluta dallo Statuto. Ha avuto un iter travagliato, anche se aveva preso il via con il presidente Marchetti ma con i suoi successori si è bloccata. Questa mancanza non si deve attribuire alla maggioranza. Bucci faccia una verifica più complessiva in modo che la commissione inizi a funzionare”. Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha detto: “Oggi pomeriggio Sassolini mi ha delegato per accordi nostri del Centrodestra. C’è la legittimazione da parte di Sassolini e se dico che sono un osservatore significa che ci sono argomenti all’ordine del giorno ed è stata ferma un anno e mezzo. A meno che non c’è un ripensamento di Bucci questa commissione c’è”. Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto: “Ho chiesto da subito una maggior trasparenza ma la delega è sempre esistita. Lasciate che andiamo avanti”. Il sindaco ha precisato: “Invito il presidente ad una valutazione politica non numerica e Vincenti a riflettere sul vulnus creato. La situazione mi turba molto come sindaco perché non vedo la Lega. Gli accordi che avete fatto per cambiare i presidenti di commissione non passeranno”. Ursula Masciarri, consigliere del Psi, vicepresidente dimissionario, ha fatto un excursus storico: “Tutta la maggioranza c’è, manca la minoranza. Non è per colpa della maggioranza che la commissione non ha lavorato. La natura della delega ha un senso perché la commissione deve funzionare per il controllo delle minoranze”. Domenichini: “Nessuno mette in dubbio la delega di Vincenti ma il modo in cui si è presentato era anomalo”. Bucci ha ribadito che “gli argomenti del sindaco non ritengo che siano sufficienti per dimettermi”. Tavernelli: “La commissione deve funzionare ma anche auto garantirsi i numeri, non può chiedere alla maggioranza di reggerla. Nominiamo il vicepresidente e rimandiamo il punto di Rigucci alla prossima”. Rigucci: “Gli uffici stanno procedendo sulla mia pratica. Rimandiamo a quando le informazioni saranno complete”. Bucci ha aperto la discussione sulla nomina del vicepresidente. Tavernelli ha candidato Vittorio Morani: “l’ex vicepresidente si è dichiarata indisponibile ma rimanga in seno al PSI”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra: “Mi sembra una sceneggiata. Voterò Morani”. Domenichini: “Sì a Morani”. Voto per Morani anche da Massetti. Morani ha ringraziato la maggioranza per la candidatura: “Accetto con riserva”. Gasperi: “Che i voti siano sempre cinque altrimenti la situazione diventa imbarazzante”. Vittorio Morani è stato eletto vicepresidente con cinquevoti favorevoli e quattro astenuti. Subito dopo ha dichiarato. “Un vero politico accetta le decisioni anche quelle che non si condividono. Andiamo avanti. La maggioranza ha dimostrato responsabilità sottraendosi ai giochini delle minoranze”.

 

 


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