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Notizie dal Comune

UN RIFUGIO PER GATTI IN DIFFICOLTA' REALIZZATO GRAZIE AD UNA INGENTE DONAZIONE DI UN PRIVATO CITTADINO AMANTE DEGLI ANIMALI CHE CORONA IL SOGNO DI UNA VITA
Gattile
22.08.2020 -

 

Un rifugio per i gatti in difficoltà: si avvera il sogno di Luigi Mario Maggiolini Pescari. Consegnata questa mattina al comune di Città di Castello, con la consegna delle chiavi al sindaco, a Mezzavia di Lerchi, l’Oasi felina realizzata grazie ad una ingente donazione di un privato cittadino. Si tratta di una struttura fra le poche esistenti in Italia la prima in Umbria. Ma chi è il benefattore e quali sono le ragioni del suo gesto? Luigi Mario Maggiolini Pescari è un uomo di Città di Castello, molto conosciuto nella comunità locale, con una sua storia personale. Dopo un’infanzia e un’adolescenza molto dure, ha vissuto con la madre, ormai scomparsa. Dopo aver fatto lavori saltuari Mario, è andato in pensione a causa delle sue precarie condizioni di salute ed essendo un grandissimo amante degli animali, in seguito alla morte del suo cane,  ha deciso di dare una casa a molti gatti, prendendosene cura amorevolmente con l’aiuto di persone che da sempre lo aiutano nel quotidiano. Ma una mattina del 2014 durante le sue quotidiane passeggiate, Mario è stato investito da un auto mentre attraversava sulle strisce pedonali. L’urto è stato violentissimo tanto da essere stato sbalzato per oltre 30 metri, e le lesioni riportate sono apparse da subito gravissime tanto da essere ricoverato d’urgenza al Policlinico di Perugia in pericolo di vita. Sottoposto a molteplici interventi dopo un ricovero lungo e dolorosissimo in diverse strutture sanitarie, Mario si è miracolosamente salvato ed è ritornato alla sua vita di sempre,  ma  "dopo l'incidente - spiega lo stesso benefattore Luigi Mario Maggiolini Pescari - sono stato per tanto tempo costretto in casa, limitato nella mia libertà e solo grazie ai miei numerosi gatti sono riuscito a superare questo momento durissimo. Ho quindi giurato che quando tutto fosse finito avrei fatto qualcosa per questi animali e oggi il mio desiderio si è avverato. L'Oasi felina è per me un sogno che oggi diventa finalmente realtà e non posso che essere felice di aver creato questa struttura per gatti in difficoltà che altrimenti non potrebbero sopravvivere", precisa al termine della breve ma sentita cerimonia di consegna delle chiavi della struttura al sindaco di Città di Castello e all’assessore all’ambiente. “Siamo grati a  Mario che ha compiuto un atto veramente encomiabile, segno del suo animo e della sua sensibilità verso gli animali, che ci permette di essere in Umbria il primo territorio ad avere un rifugio per gatti malati e più in generale ad essere in prima linea nel contrasto dei fenomeni deteriori, come l’abbandono, la violenza o l’uso di bocconi avvelenati, che sono purtroppo do stretta attualità anche oggi”- hanno dichiarato il sindaco e l’Assessorato all’Ambiente.  “Come Provincia di Perugia e comune abbiamo pubblicato un vademecum orientato alla salute animale e al pronto intervento perché preparare, detenere, utilizzare o abbandonare esche e bocconi avvelenati è contro la legge. Grazie Mario a nome di tutta la comunità per la oasi felina, che il comune riceve ufficialmente oggi”. “Per la popolazione felina non esiste un censimento attendibile perché l'iscrizione all'anagrafe è volontaria. Per questo non si possono azzardare numeri anche se si ritiene che il numero dei gatti sia largamente superiore a quello dei cani” dicono dal Servizio di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche dell’Azienda Usl Umbria 1 . “Relativamente alla capacità di accoglienza della struttura non possiamo ancora stabilire un numero perché dipende dalla qualità degli animali che verranno ricoverati e alle cure di cui avranno bisogno. Può variare da 20 gravemente ammalati a 50 se autonomi. Nel corso del 2020 sono stati inviati all'ospedale veterinario di Perugia 39 gatti ammalati,  la maggior parte vittime di incidenti stradali. Di questi 8 sono deceduti in ospedale,  gli altri sono stati rimessi in libertà se autonomi oppure affidati a persone disponibili ad adottarli. Alcuni avevano gravi menomazioni fisiche quali amputazione di uno o anche due arti. La struttura non è unica nel suo genere ma una delle poche esistenti in centro Italia, sicuramente unica nel nostro territorio. Nella banca dati ufficiale, il SIVA, non c'è nessuna oasi felina registrata ufficialmente in Umbria, per cui quando sarà autorizzata sarà la prima ufficiale in regione. La gestione sarà la stessa del canile comprensoriale e la struttura non ospiterà gatti sani che possono e debbono vivere in libertà, ma solo gatti malati che, come detto, non sopravviverebbero in ambiente libero”. Alla simbolica consegna era presente l’avvocato Benedetta Bellini, che ha seguito Luigi Mario in questo progetto, e il progettista Italo Cesarotti: “il complesso corrisponde alle disposizioni pervenute dalla ASL Umbria 1 in quanto legate alla destinazione del presidio (primo della Regione Umbria). Si estende su un'area di mq. 360 (lunghezza m. 30,00 e Larghezza m. 12,00) completamente recintata con idonea rete e pavimentata in calcestruzzo con finitura al quarzo idonea alla facilità di lavaggio. Proprio per questo la pavimentazione ha diverse pendenze, tutte confluenti su ampie canalette di raccolta dei reflui che si raccolgono  su idonea fossa ispezionabile e quindi canalizzate nella fognatura della struttura principale del canile. All'interno è  posizionata una struttura metallica prefabbricata costituita da 5 box, due dei quali destinati al ricovero di animali affetti da malattie infettive e un box per la quarantena (zona infetti), gli altri due box sono destinati al ricovero di gatti non infetti. Le stesse aree esterne di riferimento sono separate”.

 


CittàdiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Città di Castello
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