Registrati ai servizi APP IO e ricevi tutti gli aggiornamenti dall'ente
APP IO
Home Page » Documentazione » Notizie dal Comune » lettura Notizie e Comunicati

Notizie dal Comune

DIBATTITO SU UN DEBITO FUORI BILANCIO IN CONSIGLIO. NELLE COMUNICAZIONI COLORGLASS, PIAZZA BURRI ED FCU
Piazza Gabriotti
03.02.2020 -

 

 

 

 

Con un solo punto all’ordine del giorno, il riconoscimento di un debito fuori bilancio per spese in somma urgenza per gronde pericolanti, si è riunito mercoledì 29 gennaio 2020, il consiglio comunale di Città di Castello ed ha approvato l’atto con 13 favorevoli, PD, PSI, La Sinistra e Fratelli d’Italia e sei astenuti:  Tiferno Insieme, Movimento 5 stelle, Castello Cambia, Marcello Rigucci del Gruppo Misto, Forza Italia. La convocazione è avvenuta in forma di urgenza e su questo si è soffermato il presidente Vincenzo Tofanelli, spiegando le circostanze che l’hanno  originata: “Il sindaco non potendo essere presente ha chiesto di spostare il consiglio dalla data del 29 gennaio 2020, decisa nella capigruppo, al 4 febbraio. Alcuni consiglieri si sono detto in disaccordo con la mia tempestiva comunicazione dello spostamento e quindi ho proposto al sindaco di spostare giovedì 30 gennaio, data su cui c’era convergenza. Ma il giorno prima della convocazione ufficiale, è sopravvenuto l’atto del debito fuori bilancio il cui esame non poteva essere posticipato e che era già stato inserito all’ordine del giorno. Questo spiega perché siamo qui stasera a discutere un solo punto”.

Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia,  è intervenuto sulla convocazione del consiglio: “È la prima volta che vengo convocato per giunta in via straordinaria per riparare ad una tempistica sbagliata in un pagamento per il guasto di una grondaia. Se non votassino oggi, il comune avrebbe una multa di circa 400 euro, di cui potrebbe farsi carico il dirigente essendo assicurato per la responsabilità professionale. In realtà convocare questo consiglio costa 2000 euro: invito i colleghi a rinunciare al gettone di presenza per non far pesare gli errori dell’Amministrazione sulle tasche dei cittadini.  La questione è stata gestita in modo poco avveduto, almeno dal punto di vista economico”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha sollevato una questione a latere del debito: “i gettoni di presenza erano in pagamento a gennaio ma non sono stati pagati. Non riguarda l’importo irrisorio ma il rispetto del ruolo del consigliere. Se i soldi non ci sono è giusto non essere pagati ma allora neanche il presidente del Consiglio deve prendere l’indennità”. Anche Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto “di prendere i soldi per il debito fuori bilancio dal dirigente dai fondi che accantoniamo”. Anche Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha si è detto “d’accordo a rinunciare al gettone ma che vada in beneficenza non al comune. Il sindaco Luciano Bacchetta ha ribadito “Il gettone di presenza va erogato quando è il momento, come le indennità e gli stipendi”. Ad illustrare l’atto è stato l’assessore ai Lavori Pubblici e vicesindaco Luca Secondi: “Il debito fuori bilancio riguarda la spessa in somma urgenza di 4550 euro circa comprensiva di IVA per una situazione pericolante che si è manifestata alla fine dell’anno , riguardante le gronde del palazzo del Podestà dove ci sono gli Uffici comunali dell’Urbanistica”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto: “Sono stati commessi errori, la normativa è recente, il 30° giorno non prevede multe ma si possono liquidare solo le spese vive e non il profitto dell’azienda che ha eseguito i lavori, che si sarebbe potuta rivalere sull’ente. Qui c’è stato un corto circuito tra gli uffici. Come nel privato ci sono voci stipendiali accessorie ci sono anche nel pubblico: qualcuno deve rispondere. In questo caso bisognerebbe avere la capacità decisoria di dire che chi ha sbagliato pagherà, ammesso che la ditta per 400euro vada al contenzioso. La colpa non è esclusivamente del responsabile del procedimento e mi permetto di dire che la colpa più grossa è della politica. Se non fosse stato rimandato il consiglio precedente, non sarebbe successo niente ma a rimandarlo è stato la politica. Tutti possono fare errori. Voto contro per uniformità con gli altri casi di debito fuori bilancio. Ognuno deve prendersi le responsabilità, oneri ed onori, politici, dirigenziali, da posizione organizzativa”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha chiesto di mettere agli atti la richiesta di rinuncia al gettone, come forma di ristoro alle spese maggiori derivanti da una seduta del consiglio di mercoledì. “La maggioranza deve attuare il mandato e l’opposizione controllare: dobbiamo fare anche noi mea culpa. Per questo non me la sento di prendere l’introito relativo”. Il presidente Tofanelli ha precisato che trattandosi di una scelta individuale “ciascuno deve comunicare la rinuncia e che la richiesta di Sassolini andava presentata dopo le comunicazioni”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha dichiarato di “avere chiesto personalmente di rimandare il consiglio”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha fatto una specifica tecnica: “Questo palazzo è stato restaurato circa 40 anni fa, io ho la casa da 50 anni e ancora non ho cambiato le gronde. Il problema è sempre come vengono fatti i lavori. Qui nessuno controlla”.

Colorglass. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, è intervenuta invece su Colorglass dicendo che “ho saputo per via giornalistica che l’azienda sta valutando se intraprendere azioni legali contro me e l’assessore Massetti per le dichiarazioni rilasciate in consiglio. E’ irrituale venire a saperlo dalla stampa e chiedo se l’assessore magari se sappia di più.  Di cosa veniamo accusati?E’ un modo per zittire i rappresentanti dei cittadini?”. Anche l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti ha dichiarato di aver saputo dai giornali: “E’ un metodo ricorrere intimidire. Mi riservo di leggere la comunicazione inviata al sindaco da Colorglass. Vedere che ogni volta che uno esprime le proprie opinioni, le risposte sono sempre di natura intimidatoria. Ci siamo candidati, siamo stati eletti e quindi diciamo la nostra”. Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ha detto “non è la prima volta che su Colorglass veniamo minacciati. Adesso anche la Giunta viene minacciata di querela. Sindaco e presidente del consiglio dovrebbero rispondere qualcosa di scritto a questi signori”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha espresso solidarietà a Massetti ed Arcaleni “se sempre più si pone il confronto politico su un piano giuridico il rischio è di avere problema di rappresentanza politica soprattutto per chi lo fa in spirito di servizio e sente questo clima intorno a sé”. Solidarietà anche da Mirco Pescari, capogruppo PD: “I consiglieri non hanno l’immunità ma dobbiamo avere una maggiore consapevolezza che la parole non sono aria fresca ma pietre e che devono essere pesate. Faccio i complimenti all’assessore Massetti, che è stato diffidato sia dal comitato che dell’azienda, dimostrando un comportamento di fatto super partes”. Anche Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto “l’avvocato del comitato Comitato Salute Ambiente Salute di Calzolaro Trestina Altotevere Sud ha denunciato il dirigente del comune non minacciato a basta ma nessuno ne parla”.  Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha lamentato “La minaccia di denunce serve per zittire il consigliere, non è la prima volta. Serve per rimetterlo in riga. Non abbiamo l’immunità come i parlamentari, siamo qui a rappresentare i cittadini e dobbiamo farlo. Chiedo rispetto e collaborazione del consiglio per esprimere sostegno a chi viene colpito sia da maggioranza che di minoranza. D’accordo a rinunciare al gettone ma che vada in beneficenza non al comune”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto “Nel consiglio comunale non si può dire tutto ma il caso della Colorglass non riveste questo profilo. Non credo che la strada per risolvere la questione sia lo scontro frontale. A Trestina c’è un problema di fiducia tra azienda e popolazione e l’azienda fare uan valutazione su questo. Come sindaco mi sono attenuto alla legge, sia quando mi è stato comunicato di chiudere che di riaprire. Siamo in attesa di decisioni. Non mi sembra che ci sia una volontà persecutoria e non mi sembra che sia bisogno di esprimere solidarietà: le dichiarazioni di Arcaleni e Massetti non mi sembrano attaccabili”.

Piazza Burri. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, si è rivolto al sindaco per “la mia interrogazione su Piazza Burri che era conoscitiva e non inquisitoria e un quotidiano mi ha già risposto, con una road map puntuale e dettagliata. Ma quando votammo l’accordo di programma c’era l’impegno ad avere un’informativa e non a sapere le cose dalla stampa. Chi era eletto alla Fondazione Burri in quota comune si era impegnato a aggiornarci. Chiederò una commissione. E’ un vantaggio per tutti essere informati su un’opera e non venire a sapere da una talpa che svela tutto ai giornali”. Anche Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha lamentato “il consiglio è l’ultimo a sapere, spesso apprendiamo iniziative o progetti dalla stampa e siamo scavalcati da comunicazioni alternative”. Per l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi “Nessuna comunicazione del comune su Piazza Burri, c’è un gruppo che sta lavorando ancora  a livello embrionale. C’è piena disponibilità di chi segue il piano attuativo ad affrontare in commissione il tema”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto su Burri, “nulla è uscito e comunque le anticipazioni non sono corrette, il consiglio deve sapere con priorità. Sono d’accordo nel convocare i rappresentanti del comune per avere aggiornamenti”.

FCU. Il sindaco ha anche parlato dell’incontro con l’assessore alle Infrastrutture Melasecche: “Ho posto il problema della FCU e mi ha risposto con lo sfondamento a Nord. Prima riattiviamola. La piastra logistica è conclusa, la Regione ha investito 15 milioni, poi i lavori si sono fermati; alcuni imprenditori hanno presentato una manifestazione di interesse a cui non è stato dato seguito. Il neo assessore si è impegnato a trovare quanto manca per attivarla”.

 

 

 

 


Condividi