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Notizie dal Comune

Scuola Dante Alighieri: il Collegio Consultivo Tecnico ha dato parere favorevole alla risoluzione del contratto di appalto con l'impresa affidataria dei lavori per gravi inadempienze. Secondi: riconosciuta la legittimità delle nostre ragioni
Dante Alighieri
01.10.2025 -

 

Il Collegio Consultivo Tecnico ha dato parere favorevole alla risoluzione del contratto di appalto con l’impresa a cui Invitalia, agenzia del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha affidato lavori di demolizione e ricostruzione della scuola Dante Alighieri, finanziati per oltre 10 milioni di euro dal PNRR e cofinanziati per circa 1 milione e mezzo di euro dal Comune di Città di Castello. Con il pronunciamento comunicato stamattina, l’organo, che ai sensi del Codice dei contratti pubblici ha il compito di dirimere le controversie e le criticità di natura tecnica che possono insorgere tra la stazione appaltante e le imprese, ha riconosciuto la sussistenza delle gravi inadempienze segnalate dall’amministrazione tifernate. A seguito di questo parere, su proposta del responsabile unico del procedimento dell’ente la giunta comunale potrà attivare la procedura di risoluzione contrattuale con l’impresa, di cui informerà Invitalia e i Ministeri competenti. Una volta definito lo stato di sussistenza dei lavori, sarà possibile chiedere a Invitalia di fornire il nominativo dell’impresa che subentrerà per il completamento dell’intervento di ricostruzione della scuola. Il sindaco Luca Secondi sottolinea che “è stata riconosciuta la legittimità delle ragioni dell’amministrazione comunale e la correttezza delle modalità e delle tempistiche attraverso le quali è stata attivata, ai sensi della normativa vigente, la procedura per la risoluzione del contratto di appalto con l’impresa edile affidataria dei lavori”. “L’amministrazione comunale si attiverà prontamente per gli atti di propri competenza – puntualizza il primo cittadino - con l’auspicio che Invitalia possa mettere a disposizione quanto prima una nuova impresa per il completamento dei lavori”. Dell’aspettativa che il Collegio Consultivo Tecnico avrebbe dato ragione all’amministrazione il sindaco Secondi aveva parlato nell’ultima seduta del consiglio comunale, rispondendo all’interrogazione con cui Elda Rossi e Riccardo Leveque (FDI), Tommaso Campagni (FI), Valerio Mancini (Lega), Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) e Roberto Marinelli (Lista Civica Marinelli Sindaco) chiedevano aggiornamenti sullo stato di avanzamento e sulle criticità dell’intervento di demolizione e ricostruzione della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri. Secondi aveva riferito che la prima richiesta di risoluzione contrattuale è stata avanzata dall’amministrazione comunale il 25 febbraio 2025, a seguito di inadempienze dell’impresa che erano state registrate dal direttore dei lavori già a partire dal luglio del 2024. “Sono stati emessi complessivamente 36 ordini di servizio a carico dell’impresa affidataria, rimasti sostanzialmente inevasi. A partire da agosto 2024 l’ente ha inviato ripetute segnalazioni a Invitalia e ha intimato all’azienda la ripresa dei lavori, contestando formalmente i ritardi e le carenze organizzative”, aveva chiarito il primo cittadino. Il sindaco aveva, poi, rimarcato come l'inadempienza dell’azienda fosse diventata manifesta dal gennaio 2025, a tre mesi dall’avvio delle operazioni di demolizione svolte in subappalto. Il sindaco aveva fatto presente che, a seguito del primo parere del CCT che aveva concesso ulteriori 186 giorni all’azienda, il Comune di Città di Castello avesse chiesto la ricusazione del presidente per via dei rapporti precedentemente intrattenuti con la stessa impresa affidataria dell’appalto. Le successive dimissioni del presidente, con la necessità di procedere alla nomina di un sostituto, hanno fatto slittare i tempi del nuovo pronunciamento del CCT sulla nuova richiesta di risoluzione contrattuale presentata dal Comune. “Nel frattempo – aveva precisato Secondi - abbiamo avuto interlocuzioni sia con Invitalia, per chiedere che ci venga fornita un'ulteriore azienda a seguito del pronunciamento del CCT, sia con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, per far presente il problema che il Comune di Città di Castello sta incontrando al pari di altri Comuni con cui siamo in contatto e chiedere di valutare la possibilità di una deroga al termine dei lavori previsto che consenta di completare l'opera”. In aula la consigliera Rossi aveva chiesto al sindaco di conoscere la situazione attuale del cantiere e di ricostruire le tappe del contenzioso con l’azienda, evidenziando la preoccupazione per il fatto che la situazione che si è determinata “renda impossibile la conclusione dei lavori a primavera 2026” ed esprimendo la necessità di comprendere quali possano essere “le modalità e i tempi del completamento dell'opera, anche alla luce della procedura di risoluzione contrattuale”. La rappresentante della minoranza aveva, infine, domandato se corrispondesse al vero che l'impresa affidataria “sia stata nuovamente coinvolta per il completamento delle opere”, se alla stessa “siano già state corrisposte delle somme quale corrispettivo per l'attività svolta” e “se le imprese che hanno lavorato in regime di subappalto hanno ricevuto il pagamento dei lavori eseguiti”. Il sindaco Secondi aveva chiarito che i lavori sono fermi e che sono state ultimate unicamente le demolizioni del plesso scolastico e della palestra, tra settembre 2024 e gennaio 2025. L’importo stimato delle opere effettivamente realizzate ammonta a 528.478,20 euro, pari a circa il 6,7 per cento dell’importo contrattuale. “Stime del direttore dei lavori, visto che non c’è stata una contabilizzazione ufficiale, anche perché c’è anche tutta la partita delle penali per diversi milioni di euro da quantificare”, aveva spiegato il sindaco, aggiungendo: “al momento non sono stati emessi stati di avanzamento dei lavori e pertanto l’impresa e i subappaltatori non hanno percepito alcun pagamento, né è stato concesso alcun anticipo”. Il primo cittadino aveva, infine, chiarito che “non corrisponde al vero che l’impresa affidataria, già inadempiente, sia stata nuovamente coinvolta per il completamento delle opere”. “L’unico contratto in essere – aveva aggiunto Secondi - è quello sottoscritto nel 2024, a seguito della consegna d’urgenza del 29 marzo nell’ambito della procedura di accordo quadro gestita da Invitalia. Il contratto prevedeva un’opzione contrattuale aggiuntiva, la cui attivazione è stata richiesta più volte dall’impresa affidataria. Tale opzione non è mai stata formalizzata dal responsabile unico del procedimento del Comune, architetto Giuliano Ciocchetti, proprio in ragione delle inadempienze riscontrate e per tutelare l’ente da ulteriori rischi. Pertanto, non vi è stato alcun nuovo affidamento né proroga a favore della stessa impresa”. Il sindaco aveva concluso il proprio intervento invitando a fare squadra, al di là degli schieramenti politici, per lavorare a una conclusione positiva della vicenda. “C’è già stato un lavoro politico trasversale che ritengo importante da parte degli onorevoli Anna Ascani, Walter Verini, Riccardo Augusto Marchetti e Catia Polidori, aveva detto Secondi, proseguendo: “continueremo a lavorare per una soluzione positiva, ma è assolutamente necessario che il Governo possa accogliere le istanze che abbiamo rappresentato insieme ad altri comuni del Paese. L'amministrazione comunale non ha alcun interesse ad alimentare una conflittualità istituzionale e se c’è stata una risposta prima del consiglio comunale a questa interrogazione è perché si parlava di responsabilità del sindaco e della giunta che non esistono. La responsabilità, in primis, è dell’azienda inadempiente e, poi, eventualmente, di chi le ha affidato i lavori”.  In sede di replica la consigliera Rossi aveva ribadito che l’obiettivo dell’interrogazione fosse di capire “quanto il nostro Comune era stato attento in fase di esecuzione dei lavori, perché è l’amministrazione locale che deve garantire il controllo e la supervisione del cantiere”. “Anche noi auspichiamo che le forze politiche si uniscano”, aveva concluso Rossi, invitando il sindaco a riferire in consiglio comunale su ogni evoluzione della vicenda.

 


CittàdiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Città di Castello
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