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Notizie dal Comune

Signorelli 500. Un biglietto ridotto per ammirare le maggiori opere di Signorelli e scuola in Alto Tevere Umbro (Umbria). Oltre 20 musei e 11 opere in mostra nell'anno del Cinquecentenario del grande maestro del Rinascimento.
manifesto signorelli
28.03.2023 -

 

8 comuni, una diocesi e oltre 20 strutture museali dell’Alto tevere Umbro insieme nel nome di Signorelli: firmato questa mattina, martedì 28 marzo 2023, a Città di Castello (Umbria) il protocollo di intesta del progetto “La valle di Signorelli”, che permetterà di visitare undici opere di Signorelli e scuola con un biglietto ridotto, dal 1 aprile, giorno dell’inaugurazione, fino a dicembre 2023. Progetto inedito fra Rinascimento e arte contemporanea grazie alla presenza nel circuito dei Musei Burri a Citta’ di Castello.

Tra le fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, in questa parte dell’Umbria Nord che comprende gli otto comuni di Città di Castello, Umbertide, San Giustino, Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, Lisciano Niccone, si muovono, senza mai incontrarsi di persona, due grandi del Rinascimento: Signorelli e Raffaello. La Valle di Signorelli è una mostra di Vallata, che abbraccia le opere prodotte dai due artisti e dalla loro influenza sui committenti, tra cui la Pala di San Sebastiano e il ciclo di affreschi nell’Oratorio di San Crescentino a Città di Castello, la Deposizione nella chiesa di Santa Croce ad Umbertide, che dell’attivissima scuola di Signorelli che ha lasciato importanti attestazioni nel museo del Duomo, a Citerna, a Castello Bufalini di San Giustino, a Montone. Oltre ad un biglietto agevolato per la mostra di Vallata, nel 2023 l’Alto Tevere proporrà un calendario congiunto di animazione culturale, rievocazioni storiche, eventi ispirati alla figura di Luca Signorelli e proiettati nella Contemporaneità di questo territorio a cui Alberto Burri, il maestro dell’Informale, dei sacchi e del cretto di Gibellina, ha lasciato i suoi tre musei.

Firmato oggi, martedì 28 marzo 2023, a Città di Castello, alla presenza del sindaco del comune di Città di Castello Luca Secondi e degli altri sindaci e rappresentanti istituzinali e della Diocesi, il protocollo di intesa del progetto “La valle di Signorelli”, promosso dai Comuni dell’Alto tevere e dai musei del territorio in occasione dei Cinquecento anni della morte di Luca Signorelli e Pietro Perugino. L’Alto Tevere umbro fu una seconda patria per Signorelli che qui ebbe prestigiose committente di cui sono espressione le undici attestazioni rimaste nel territorio in cui furono realizzate. L’inaugurazione della Mostra di Vallata è prevista per sabato 1 aprile alle ore 11.00 in ogni struttura interessata dal progetto.

“Luca Signorelli e Raffaello Sanzio: c’è un momento magico, alla fine del Quattrocento, in cui i due grandi artisti condividono senza mai incontrarsi la stessa città, le stesse strade, incontrano le stesse persone, guardano lo stesso paesaggio, lasciando dietro di sé opere senza tempo. Quel luogo è l’Alto Tevere Umbro I Comuni dell’Alto Tevere nell’anno del Cinquecentenario della morte dedicano a Luca Signorelli e alle sue opere un calendario di con eventi culturali e itinerari culturali”, dichiarano i firmatari del progetto, i sindaci e vicesindaci degli otto comuni dell’Alto tevere, il rappresentante della diocesi di Città di Castello, i rappresentanti delle venti strutture museali coinvolte ed anche il Vice-Sindaco del comune di Cortona, Francesco Attesti, presente in sala consilare che ha annunciato l’estensione del biglietto ridotto anche alle strutture museali di Cortona”.  “La Valle di Signorelli né un invito a conoscere questa parte dell’Umbria in cui il Rinascimento convive con la Contemporaneità e in cui il panorama delle grandi opere del Rinascimento è ancora rimasto intatto. In coordinamento con il progetto Perugino e Signorelli, con le iniziative di Assogal e del Gal Alta Umbria, l’Alto Tevere Umbro per la prima volta propone una mostra di Vallata, un primo tentativo di “Valle Museo”. Lo scopo è promuovere il territorio attraverso i beni culturali in modo coordinato, mettendo a sistema tutte le eccellenze artistiche di questa zona. In Alto Tevere il Rinascimento di Luca Signorelli e Raffaello Sanzio convive con la Contemporaneità dei musei del grande artista Alberto Burri. Originario di Città di Castello, nel 1973 l’artista tifernate Alberto Burri, vincitore del Premio Feltrinelli per la Grafica, devolse l’intero importo assegnatogli dall’Accademia dei Lincei al recupero e al restauro degli affreschi di Luca Signorelli nell’Oratorio di San Crescentino, a Morra. Nel 2023 i Comuni di Città di Castello, Umbertide, San Giustino, Citerna, Montone, Pietralunga, Monte Santa Maria Tiberina e Lisciano Niccone sono uniti nel nome di Signorelli, l’artista che, insieme a Raffaello, ha contribuito a rendere grande l’Alto Tevere Umbro.

Usando la rete interattiva dei musei, RIM Altotevere, ed i canali social collegati, comuni e musei hanno organizzato un calendario comune e un ingresso agevolato a tutte le strutture dove si trovano le opere, tra di loro distanti pochi chilometri, così da offrire un itinerario culturale circoscritto e ricco di arte, particolarmente adatto ai fine settimana e ai ponti lunghi che caratterizzano la primavera 2023. Per questo “La valle del Signorelli” si avvale sia nella webapp www.rimaltotevere.it, nel depliant e nei manifesti di un QRcode guida dei siti e di un QRcode che rimanda ad un calendario aggiornato in modo progressivo.

“Ci siamo inseriti nelle iniziative dei GAL dell’Umbria, che hanno investito nella guida di Repubblica, e del GAL Alta Umbria con il Festival del Medievo e il supporto alle manifestazioni – precisano i firmatari del protocollo di intesa - abbiamo messo a leva la nostra rete dei musei, ormai collaudata, per costruire un percorso e raccontarlo in modo da valorizzare l’arte di Signorelli, così presente in tutto l’Alto Tevere. Per promuovere questa visita è stato realizzato anche un video, con i contributi di una dei più grandi esperti di Signorelli, Tom Harry, e di Bruno Corà, presidente della Fondazione Burri, perché in questa frontiera dell’Umbria, il Rinascimento convive con la Contemporaneità”. Il presidente della Fondazione Burri Collezione Palazzo Albizzini,  Bruno Corà, intervenendo alla firma del protocollo e nel video che accompagna la campagna, sottolinea come “il rapporto tra Luca Signorelli e Alberto Burri esiste ed è legato a numerosi fattori, il primo è che entrambi sono vissuti in questo territorio: rispetto alla loro pittura ci sono analogie formali, confronti; Burri in realtà appartiene interamente alla modernità ma ci sono molti aspetti classici, nel metabolismo di Burri, Signorelli è entrato e va cercata nell’elemento storico, geografico-culturale. Questa è una chiave di lettura possibile”, conclude Corà.  “Abbiamo scommesso sulla Valle Museo, che a parole è una buona idea ma metterla in pratica diventa molto complesso perché è stato attivato ex novo un coordinamento, che pensiamo stia portando risultati importanti. Il più importante è che il territorio sta pensandosi come qualcosa di organico, integrato nel quale l’unione fa la forza” dichiarano i rappresentanti istituzionali e della Diocesi che hanno siglato la storica intesa: “la Valle di Signorelli si base sul rapporto speciale che ebbe con l’Alto Tevere a cui ha lasciato alcune delle sue opere più belle e conosciute. Sebbene visse e morì a Cortona, Città di Castello e l’Alto tevere Umbro divennero una seconda casa per l’artista”.   

 


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