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Notizie dal Comune

I massimi studiosi ed esperti di malacologia a livello europeo pronti nel prossimo mese di maggio ad annunciare al Museo-Polo Scientifico "Malakos", una vera pietra miliare per le ricerche di Biologia Marina
bini malakos
05.01.2022 -

Conchiglie uniche al mondo, specie rare, come Epitonium finitimum pescato sui fondali dell’Isola di Capraia a 800 metri e Pagodula echinata (nelle foto) proveniente dagli stessi fondali ed altri esemplari non solo a rischio di estinzione: rivoluzione scientifica a Città di Castello, pronta ad  annunciare una “pietra miliare” per la biologia marina. Il convegno di lavoro che si terrà dal 15 al 27 maggio presso il Museo Malacologico Malakos, la collezione privata  più grande d’Europa, con circa 600mila esemplari catalogati in un’apposita banca-dati, fruibile per tutti dal portale di Research Gate, rappresenterà il varo di una rivoluzione scientifica: una vera pietra miliare per le ricerche di Biologia Marina. Con una serie di esperimenti pilota mai tentati prima a livello europeo, i lavori vedranno impegnati in prima linea specialisti di varie nazionalità europee (fra i quali molti italiani) coordinati dal Professor, Philippe Bouchet (autorità a livello mondiale del settore, Direttore del Dipartimento di Malacologia del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi) e dal dottor, Luigi Romani, collaboratore stabile del Museo di Parigi. Il Professor, Gianluigi Bini, responsabile scientifico del Museo Malakos, oltre che a partecipare in prima persona alle ricerche, ospiterà questo straordinario gruppo di studio, mettendo a disposizione dei suoi colleghi la sua pluriennale esperienza e la logistica della sua organizzazione. Lo studio comprenderà la quasi totalità delle specie medio-abissali proprie del settore centro-settentrionale del Tirreno, indipendentemente dalla loro rarità. “Il progetto – spiega con un pizzico di emozione e giustificato orgoglio il professor Bini - tenterà di conciliare i risultati di nuovissime analisi genetiche già in corso presso i laboratori di Parigi su circa 7000 esemplari di Molluschi marini provenienti dai fondali della Corsica, con i risultati degli studi morfologici delle loro conchiglie, esami che verranno effettuati dal nutrito gruppo di specialisti nel mese di maggio proprio presso i laboratori del Museo Malakos.  Questo studio sperimentale coinvolgerà esemplari di oltre 60 famiglie diverse di Molluschi, provando a dare risposte significative sull’evoluzione dei popolamenti mediterranei di questi importantissimi indicatori ambientali. Sino ad oggi questi studi sono sempre stati condotti separatamente, con risposte non sempre soddisfacenti e collimanti – prosegue il professor Bini - ma mai si è tentato di condurre e comparare direttamente i due metodi di studio, aprendo così una nuova impostazione di ricerca scientifica sperimentale per la Biologia Marina. I risultati degli studi verranno poi pubblicati sulle Memorie del Museo di Storia Naturale di Parigi, la più prestigiosa rivista di settore del mondo”. Una notizia di grande rilievo scientifico ma anche di promozione del territorio e delle sue eccellenze, a partire proprio dal Museo-Polo Scientifico Malakos che il sindaco, Luca Secondi e gli assessori alla Cultura e Turismo, Michela Botteghi e Letizia Guerri, hanno salutato con grande soddisfazione ed entusiasmo evidenziando come il complesso malacologico “si sta trasformando sempre di più anche in un vero e proprio centro di studi e ricerca capace di catalizzare l’attenzione ed interesse di Università italiane e straniere ed eccellenze mondiali come il museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi con inevitabili ricadute positive per il territorio locale e regionale. Una buona notizia che conferma la capacità che ha il nostro territorio di distinguersi a livello internazionale anche in settori al di fuori dei circuiti tradizionali, senza dubbio inediti”.  Ne ha viste tante in vita sua in ogni angolo del mondo, “terra-mare”, il professor, Gianluigi Bini70 anni, biologo fiorentino trapiantato da oltre 20 anni a Città di Castello, fondatore nel 2005 di “Malakos”, a tutti gli effetti la collezione privata più grande d’Europa, con circa 600mila esemplari catalogati, ma questa inedita opportunità di ricerca e studi l’ha senza dubbio colpito ed in parte emozionato. “Sarà, ce lo auguriamo una esperienza unica di vita e di ricerca” -  conclude il professore affiancato dalla dottoressa Debora Nucci,  Biologa, responsabile della direzione operativa del museo e di tutte le iniziative didattiche, e della dottoressa Beatrice Santucci, Naturalista e Biologa dell’Evoluzione. che da circa oltre un anno si occupa della ricerca.   Il polo scientifico, Museo Malacologico, “Malakos”, è aperto al pubblico dal martedì al venerdì: 10-12,30 e 15-17, il week-end e festivi fino alle 18. Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e 1 gennaio. Info: 349.5823613 -  075.8552119. www.malakos.it, info@malakos.it, FB e IG: museo malakos. Il Museo è su Google Arts and Culture ed è possibile fruire di foto ad alta risoluzione dei fotografi Anna Fabrizi ed Enrico Milanesi. Google Arts ad Culture: Museo malakos. 

 

 


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