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Notizie dal Comune

"I primariati vacanti sono un elemento di forte difficoltà organizzativa per l'ospedale di Città di Castello: manca il confronto istituzionale da parte della Regione". Secondi risponde a Grasselli, Gennari e Tanzi (PSI)
Ospedale ingresso
13.02.2024 -

 

 

 

 

 

 

“I primariati di Medicina Interna, Ostetricia e Ginecologia e di Cardiologia sono tuttora vacanti, con procedure di selezione che sono appena alla fase embrionale e quindi non saranno immediate. Questa carenza di primariati all'interno dell’ospedale di Città di Castello è un elemento di forte difficoltà organizzativa. Da parte della Regione manca il confronto istituzionale sulla sanità e mancano le risposte alle istituzioni locali richieste da tantissimo tempo, che sono assolutamente necessarie e che continueremo a rivendicare. E’ strano che le spiegazioni sulle scelte fatte vengano date con ‘visite a domicilio’, ma non direttamente alle istituzioni di questo territorio che sono l’interfaccia dei cittadini”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco Luca Secondi rispondendo all’interrogazione sulle criticità della Sanità a Città di Castello dei consiglieri del PSI Loriana GrasselliLuigi Gennari e Ugo Mauro Tanzi. Il primo cittadino ha completato la risposta segnalando che “la richiesta di un incontro sulla Sanità in consiglio comunale con i vertici della Regione contenuta nell’interrogazione è stata inviata all’assessore Luca Coletto, da cui non è arrivata alcuna nota in merito”. Illustrando l’interrogazione, il consigliere Gennari era partito proprio dalla questione della mancanza di confronto istituzionale, ricordando come l’assessore Coletto “non si sia ancora presentato nella nostra aula consiliare, ma sia intervenuto solamente con un collegamento online”. “Il sistema sanitario pone il nostro ospedale come presidio DEA di primo livello, non per un semplice riconoscimento amministrativo, ma perché il nostro nosocomio è punto di riferimento per intera Alta Valle del Tevere e per molti territori extraregionali”, ha osservato l’esponente della maggioranza, sottolineando il fatto che “Città di Castello sia stata da sempre riconosciuta come terra di confine, capace di in ambito sociosanitario di essere attrattrice di utenti grazie alla qualità del servizio offerto”. “Purtroppo da qualche anno questo non è più così evidente, anzi i dati dimostrano un'inversione di tendenza dal nostro territorio: molti cittadini vanno fuori per avvalersi di cure”, ha sostenuto Gennari, citando il rapporto annuale di Agenas, “che – ha detto - vede un trend in aumento degli umbri che si curano fuori regione nell’anno appena concluso”.  “Un umbro su cinque si cura fuori regione e questo non è dovuto a un mancato impegno degli operatori sanitari o alla loro professionalità, ma alla carenza di personale e di un'efficiente capacità organizzativa, con indirizzi chiari che arrivino dai vertici regionali”, ha spiegato l’esponente del PSI, che ha rimarcato come “un tema molto importante per l’ospedale di Città di Castello, non avvertito dai vertici regionali, sia proprio la carenza di personale sanitario medico”.  “Attualmente sono vacanti i primariati dei reparti di Ginecologia, Cardiologia, Medicina e prossimamente lo saranno anche quelli delle strutture complesse, a causa dei pensionamenti, mentre un altro reparto in sofferenza, per i numerosi utenti che vi afferiscono, è Diabetologia”, aveva segnalato Gennari, eccependo che “nella Struttura Complessa di Gubbio - Gualdo Tadino il primario di Ginecologia sia già stato nominato nonostante un numero di parti minore”. Il rappresentante della maggioranza aveva pertanto concluso sostenendo che “è fondamentale, e non rinviabile, andare a nominare i primari mancanti, figure fondamentali per leadership, per gestione degli obiettivi e delle risorse aziendali, degli strumenti di governo clinico e del personale, ma anche per capacità attrattiva verso gli utenti, elementi che non possono essere demandati ad altri medici, peraltro a oggi, in un numero così esiguo e sufficiente a fronteggiare esclusivamente le cure dei pazienti”. Il sindaco Secondi ha letto in aula la comunicazione dell’Usl Umbria 1 pervenuta dal direttore regionale della Sanità Massimo D’angelo. “Per l’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna – ha riferito il primo cittadino - il concorso bandito è stato successivamente sospeso per Covid ed è in attesa della riapertura dei termini. Per quanto riguarda l’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia, il titolare è stato collocato in quiescenza dal primo gennaio 2023: la richiesta della direzione è stata inviata alla Comitato Regionale di Valutazione il 15 febbraio 2023 e il parere del C.RE.VA è pervenuto in data 02 maggio 2023. La Regione Umbria il 31 ottobre 2023 ha deliberato l’autorizzazione per il conferimento della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia. E' in corso la previa ratifica da parte del Collegio di Direzione per la successiva emissione del bando”. In replica all’interrogazione, la nota dell’Usl Umbria 1 ha chiarito che “la sostituzione del Direttore di Struttura Complessa di Gubbio - Gualdo Tadino è stata conclusa prima, in quanto il titolare è stato collocato in quiescenza a decorrere dal primo gennaio 2020”. Continuando nella lettura della comunicazione dell’azienda sanitaria locale, Secondi ha reso noto che “l’Unità Operativa Complessa di Cardiologia è in attesa di autorizzazione sia per l’ospedale di Città di Castello che di Gubbio-Gualdo Tadino”. In sede di replica il consigliere Gennari si è detto “parzialmente soddisfatto della risposta, soprattutto dell'impegno del sindaco a sollecitare un confronto istituzionale con la Regione per affrontare una volta per tutte i problemi della nostra sanità”.

 


CittàdiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Città di Castello
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