11.04.2024
“La realizzazione di un parcheggio a servizio della scuola primaria di San Secondo non è inserita nel piano triennale delle opere pubbliche, ma è prevista dal PRG, che offre le due strade della cessione da parte del privato con relativa perequazione urbanistica o dell’esproprio, per cui l’amministrazione comunale farà le sue valutazioni, considerando comunque che, nell’ultimo incontro con la Pro Loco e i cittadini, questa esigenza, seppur reale, non ci è stata indicata come prioritaria tra le necessità di intervento per la frazione”. E’ la risposta che l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti ha dato all’interrogazione della capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni riguardante la realizzazione di un’area di parcheggio a favore del plesso scolastico di San Secondo. Nel rappresentare le difficoltà a parcheggiare lungo la strada stretta che serve anche la stazione ferroviaria, la consigliera della minoranza aveva sostenuto che “le necessità di posteggio delle auto dei genitori dei bambini, utenti dei due plessi dell’infanzia e della primaria, sono impellenti negli orari di arrivo e di uscita degli alunni” e che “la mancanza di spazi adeguati crei inevitabilmente ingorghi e situazioni di disagio e pericolo per i piccoli”. “Esistono però spazi, sia pubblici che privati, adiacenti il plesso, che potrebbero essere individuati per la realizzazione di un’area da adibire a parcheggio per gli utenti del servizio scolastico, nonché della vicina stazione ferroviaria”, aveva evidenziato Arcaleni, segnalando l’area privata retrostante assegnata dal PRG per dotazioni con compensazione in sito e un’area dell’attuale stazione ferroviaria di proprietà della Regione Umbria, quindi pubblica, che non è utilizzata”. “Cosa intende fare l’amministrazione comunale per affrontare e risolvere i disagi causati dalla mancanza di parcheggi a servizio del plesso scolastico?”, aveva quindi chiesto la capogruppo di Castello Cambia. Nella sua risposta l’assessore Carletti ha spiegato che “l'amministrazione nella redazione del PRG parte operativa ha tenuto in considerazione la problematica evidenziata e ha previsto un'area per dotazioni nelle immediate vicinanze, disciplinata dalle Norme Tecniche di Attuazione, che può essere acquisita dal Comune, in alternativa all'esproprio, tramite cessione da parte dei proprietari a fronte del riconoscimento di una quantità edificatoria di compensazione”. “L'acquisizione tramite compensazione da parte dell'amministrazione comunale avverrà con apposito atto pubblico, ma qualora i proprietari non intendessero procedere alla cessione compensata anche dopo formale invito, si potrà procedere all'acquisizione tramite esproprio entro 5 anni a far data dallo stesso formale invito”, ha puntualizzato l’assessore. “Valuteremo qual è il percorso da fare per vedere poi realizzata l'opera, se la compensazione in situ, molto più vantaggiosa e veloce, o l’esproprio, considerando che un disagio c’è, anche se comune a diversi altri plessi scolastici”, ha concluso Carletti. Nella sua replica, la consigliera Arcaleni si è detta “insoddisfatta, perché l’amministrazione comunale parla delle possibilità in campo, senza alcuna decisione su quale strada intraprendere”.