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Notizie dal Comune

AD UNA COPPIA TIFERNATE IL CONTRIBUTO PIU' ALTO DEL BANDO FAMIGLIE NUMEROSE
Piazza Gabriotti
17.02.2021 -

 

Ha otto figli la coppia di tifernati che ha ricevuto il contributo più alto, 900 euro, nell’ambito del bando della zona sociale 1 per le famiglie numerose del comune di Città di Castello: “Delle 79 domande pervenute per ora il fondo della Regione dell’Umbria ne può finanziare 29. I nuclei che ne beneficeranno sono di Città di Castello ma anche di Umbertide, Pietralunga e San Giustino Sono contributi di importo diverso. Il più alto, 900 euro, andrà ad una famiglia che ha 8 figli di cui sei ancora minori” dichiara l’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini, sottolineando come “le risorse del bando erano di 15mila euro, auspichiamo che sia finanziato perché anche se si parla di inverno demografico c’è ancora chi investe nelle future generazioni e la legge regionale ha tra le sue benemerite finalità sostenere il maggiore carico nel lavoro di cura ed educativo, attraverso un sostegno economico delle famiglie con almeno quattro figli. Naturalmente questa misura rappresenta uno soltanto degli strumenti con cui l’Amministrazione sta vicino e aiuta le famiglie nelle funzioni di crescita equilibrata e serena in caso di difficoltà economiche o di altro tipo. In questo momento ad esempio sono in distribuzione i contributi per il Noinsieme che finanzia i beni di prima necessità, il Family Tech per abbattere il divario digitale, i buoni spesa tecnologici per le famiglie che hanno subito decurtazioni del reddito a causa dell’emergenza sanitaria. Riteniamo però che un’iniziativa focalizzata sulle famiglie numerose sia importante e risposta ad una domanda da parte del territorio. I numeri delle richieste, 79 domande di cui 50 ancora da evadere, debbono farci riflettere sull’opportunità di incrementare il fondo come misure autonoma della zona sociale 1 perché fa leva su un modello di famiglia che sfugge al welfare ordinario. E’ in fondo una sorta di quoziente familiare che viene applicato alla realtà locale e che indirettamente costituisce un riconoscimento di questa tipologia di unione, sempre più rara ma ancora presente e vitale”.

 


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