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Notizie dal Comune

IL SINDACO PRESENTA IL NUOVO ASSESSORE: MICHELA BOTTEGHI, AVVOCATO, AVRA' LE DELEGHE ALLA VIABILITA', SERVIZI DEMOGRAFICI, PATRIMONIO, PARTECIPAZIONE E POLIZIA MUNICIPALE
botteghi
02.02.2021 -

 

 

 

Michela Botteghi, 40 anni, avvocato, è il nuovo assessore della Giunta di Città di Castello. Avrà le deleghe a Viabilità, Patrimonio, Servizi Demografici, Partecipazione, Vigili Urbani. Il sindaco Luciano Bacchetta  l’ha presentata nel corso di una conferenza stampa oggi, lunedì 1 febbraio 2021, durante la quale ha spiegato che “Ho riflettuto più di un mese - ha aggiunto il sindaco - non volevo correre il rischio di fare gli errori del passato, il suo impegno sarà soprattutto per la zona sud anche al di fuori delle sue deleghe. Da 40 anni, dal grande Angiolo Zamponi, Trestina non aveva un assessore, è un segno di attenzione per questa realtà. L’assessore ha anche questo mandato importante. La proposta è stata avanzata dal consigliere dei Democratici di Città di Castello Luciano Domenichini, l’abbiamo raccolta con piacere. Michela Botteghi è valida, giovane, dovrà imparare ma ha tutte le potenzialità per farlo in fretta. Proviene dalla zona del trestinese su cui vogliamo investire, area in cui probabilmente situeremo uno dei due centri di vaccinazione del comprensorio”.

 

Michela Botteghi è un avvocato di 40 anni, che esercita a Città di Castello e si è occupata in particolare di infortunistica stradale, diritto civile in genere, diritto penale, diritto fallimentare, diritto di famiglia. E’ iscritta all’elenco dei difensori d’ufficio nel processo minorile della Corte dell’Appello di Perugia.  Nella sua prima dichiarazione come assessore ha detto: “Sono particolarmente lusingata di essere qui, ringrazio il sindaco per la fiducia e tutti coloro che hanno fatto il mio nome e hanno supportato la mia persona in questo nuovo ruolo, in primis il consigliere Luciano Domenichini. Per me è una prima volta,  entrerò in punta dei piedi e accoglierò i consigli utili, dei miei colleghi, degli uffici, del consiglio. Porto la mia esperienza e sicuramente cercherò di svolgere questo ruolo con il senso di responsabilità che mi appartiene, in maniera entusiasta, onorata di offrire a questa città quello che è mio. Ringrazio anche la mia famiglia che mi sostiene da sempre. Ho due bimbe e la mia famiglia è essenziale nella gestione delle cose che faccio.

 

 

 

 

La presentazione dell’assessore da parte del sindaco è stata anticipata da una parentesi di carattere generale sulla situazione istituzionale cittadina: “Questa Amministrazione comunale terminerà il suo mandato nel maggio prossimo, presumibilmente. Seguiamo l’emergenza Covid in maniera molto serrata - ha detto il sindaco Bacchetta -  L’Umbria è arancione, sono stati individuati 31 comuni che diventeranno rossi ma tra questi, nonostante il caso Muzi Betti, non c’è Città di Castello. Ho incontrato i commercianti molto preoccupati perché la zona rossa desertifica l’attività e solo noi e Spoleto, tra le città più grandi dell’Umbria, ne sono rimaste fuori.

Questa emergenza mi ha spinto ad un grande senso di responsabilità. Quello che è accaduto negli ultimi due mesi sono fatti rilevanti di cui come sindaco prendo atto, ci sono due consiglieri che dopo quattro anni e mezzo di totale adesione alla Giunta all’improvviso non sono stati più d’accordo su nulla, c’è un altro consigliere che ha assunto una posizione critica.

 

Conoscendo il mio carattere ed avendo vinto le elezioni con il 54 per cento, sarei stato tentato di andare ad un chiarimento definitivo. La vicenda Covid mi obbliga moralmente a portare a termine la legislatura. Significa per esempio trovare immediatamente due siti per le vaccinazioni di tutto il comprensorio.

 

Quindi non posso far valere questo mio desiderio ma devo integrare la Giunta per arrivare a fine legislatura a testa alta, consapevoli che lasciamo la città con un bilancio sanissimo, e non tutti lo possono dire. Abbiamo concluso grandi operazioni come le mura urbiche e di edilizia scolastica, la piasta logistica. Il senso di responsabilità ci invita ad essere razionali e a pensare di mettere in secondo piano le vicende politiche.

 

Il problema è il Covid e le conseguenze economico-sociali del Covid, rischiamo di trovare una desertificazione drammatica ed è nostro dovere arrivare alla fine con grande serenità, rimandando le polemiche. Bisogna usare la ragione e non il cuore in questa circostanza e resistere. Una cosa è il mondo fittizzio di un piccolo numero di politici, una cosa è il mondo reale che è quello in cui vive il sindaco. Molti politici vivono in un mondo che non esiste. Noi lasceremo grandi strutture turistiche come le terme di Fontecchio, il camping. Avverrà dopo la fine della legislatura che ha bloccato molte cose. Se guardiamo al futuro, la fine di questa vicenda drammatica, ci permetterà di proiettarci in una dimensione diversa in cui si potrà parlare di investimenti, progettualità, innovazione. Abbiamo dovuto rinviare per ben due volte le mostra di Raffaello. Siamo obtorto collo obbligati a continuare fino alla fine della legislatura non possiamo permetterci il lusso di sciogliere adesso alcuni nodi politici”.

 

Rispondendo alle domande dei giornalisti sulla nuova geografia del consiglio comunale e la mancanza del numero legale nell’ultima seduta del consiglio, il sindaco Bacchetta ha aggiunto: “Non mi sento tradito dai partiti. Quello che è accaduto appartiene al trasformismo italiano, è genetico in Italia. Le cose vanno anche sdrammatizzate, spero e penso che alla fine i fatti prevalgono su alcuni comportamenti che non condivido. Non ho nulla di personale verso le scelte di alcuni consiglieri. Tutto questo appartiene ai tatticismi e ai piccoli riposizionamenti in vista delle prossime elezioni ma non servono a molto. Il mio carattere mi avrebbe portato ad andare ad una chiarificazione elettorale, Ma per senso di responsabilità arriverò alla fine della legislatura perché i cittadini vogliono risposte. Non è il momento della polemica o dello scontro, non siamo nelle condizioni come sistema paese e ritengo doveroso portare a compimento la legislatura, completando la grande parte del programma che ci eravamo dati. Sul piano umano sono molto amareggiato ma si può superare. L’ultima volta in consiglio comunale è mancato il numero legale casualmente, per impegni reali di chi era assente. Poi gli strateghi dello sfascio hanno fatto sì che la seduta si interrompesse e fossero rimandati punti che stanno a cuore ai cittadini come il regolamento della Casa Verde o alcuni investimenti. Io credo che i nodi verranno al pettine. La maggioranza ora c’è, se dovesse venire meno ne prenderò atto”.

 

 


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