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Notizie dal Comune

VOTA LA CASA PARADISO DI CITTA' DI CASTELLO: IL COHOUSING DI GINO ALESSIO E SALVATORE TRA I VIDEO DI UN CONCORSO EUROPEO
vitain
10.06.2020 -

 

Anche la Casa Paradiso di Città di Castello dove da oltre due anni Alessio, Gino, Salvatore e Giacomo stanno sperimentando un progetto di vita indipendente è stata inserita nella playlist del concorso “Giovani giornalisti per l’Europa” sponsorizzato dalla Regione Umbria e promosso dal Centro italiano di studi superiori per la formazione e l’aggiornamento in giornalismo radiotelevisivo. Nato come innovativa progettualità per superare la disabilità attraverso una palestra di autonomia quotidiana reale, “il co-housing di Città di Castello ha già trovato molte imitazioni per i buoni risultati che sta dando e per le prospettive che apre nel mondo del Dopo di noi” dichiara l’assessore alle Politiche sociali tifernate Luciana  Bassini, invitando tutti a collegarsi al link https://www.youtube.com/watch?v=dR-RKzTbJU4&list=PLAJEvoZ-sKbJz45eeMZQU6nyoUAblVk7N, perchè il video con il numero più alto di visualizzazioni vincerà questa gara non competitiva di best practices”. L’esperienza della Casa Paradiso è stata selezionata dal  Campus Leonardo Da Vinci di Umbertide, una delle scuole umbre che partecipa al concorso. I progetti dovevano essere attinenti a tematiche europee ed eventi finanziati tramite il Por, il Fondo sociale europeo. La classe 3° A del Liceo Economico-sociale ha creato una playlist che mette in luce realtà legate all’Alta Valle del Tevere tra cui il progetto dell’ambito sociale 1 di Vita Indipendente. “Siamo molto felici che questa esperienza abbia una platea così ampia ed eterogenea e possa diventare un patrimonio di tutti i cittadini europei che la vedranno, perché sono stati loro a finanziarla attraverso il Fondo sociale europeo”. Quanto al Casa Paradiso, il video racconta di Alessio, Gino, Giacomo e Salvatore, ragazzi tra i 21 ed i 26 anni di età, che abitano da soli in un appartamento del centro storico da ormai due anni lavorando all’emancipazione dalla famiglia di origine e a situazioni di vita in autonomia, attraverso il supporto di un’assistente personale. Per loro la scommessa è gestire un Dopo di noi, fuori da strutture protette, una volta che la rete parentale si assottigli. Significa anche sul piano dell’autonomia personale uno sviluppo delle abilità per limitare la richiesta di aiuto nella cura della persona ed abituarsi a vivere adeguatamente nella propria casa, collaborando nelle faccende domestiche e nella gestione della casa attraverso semplici compiti”. Attraverso il supporto degli assistenti personali, possono non solo consolidare ma potenziare i livelli di autonomia rispetto la gestione del quotidiano e dei rapporti interpersonali e implementare il senso di responsabilità e di auto-organizzazione; la modalità di co-housing, inoltre, favorisce lo scambio e l’aiuto reciproco tra i conviventi, l’apertura ad ambienti esterni, diventando anche un’occasione di incontro, scambio e inclusione. “Alessio, Gino, Giacomo e Salvatore dopo due anni di vita indipendente non sono più gli stessi, sono diventati più sicuri e consapevoli, hanno sviluppato routine, interessi abitudini. La loro scommessa è già vinta, ora a vincere tocca alla Casa Paradiso, perché possa diventare un’ispirazione per altri ragazzi disabili il cui futuro potrebbe non essere dentro uno struttura protetta”.

 

 

 


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