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Notizie dal Comune

DA NOVE A 5. IL PIANO DELLE PARTECIPATE DEL COMUNE DI CITTÀ DI CASTELLO IN COMMISSIONE.
Piazza Gabriotti
17.12.2019 -

 

 

In vista del consiglio prenalizio, nella commissione congiunta Servizi e Programmazione del comune di Città di Castello DI lunedì 16 dicembre 2019, si è parlato di società partecipate e del piano di razionalizzazione, varato a suo tempo “che sta proseguendo il cammino con gli aggiustamenti del caso” ha detto il dirigente del Settore Finanziario Gigliola Del Gaia, illustrando lo stato dell’arte delle nove partecipate del comune tifernate: per il consorzio Valtiberina Produce, Tela Umbra, la Fat, Sciovie di Monte Nerone si conferma l’intenzione della dismissione. Rimangono Umbra Acque, Farmacie Tifernati, Umbria Digitale, Sogepu e Polisport. All’ordine del giorno del consiglio di giovedì 19 dicembre 2019 c’è l’approvazione della ricognizione periodica sulle partecipate.


“L’annullamento da parte del Tar dell’assegnazione della gara per i rifiuti a Sogepu ha comportato una comprensibile revisione dei piani e una nuova riflessione sul futuro di Polisport perché coniughi la funzione sociale che ha sempre svolto ad una maggiore efficienza economica” ha detto l’assessore Massimo Massetti presente in rappresentanza della Giunta. “C’è anche una proposta di progetto di finanza che per ora è solo un’ipotesi. I servizi essenziali di Polisport vanno salvaguardati e ogni modifica al piano dovrà passare comunque per il consiglio”.


Nel dibattito l’attenzione dei commissari si è incentrata sull’operazione Polisport: Marco Gasperi, capogruppo del Movimento 5 Stelle, Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, hanno chiesto un chiarimento politico all’assessore Massimo Massetti presente per la Giunta: “Quali sono le motivazioni per cui la  Giunta dalla fusione è passata al progetto di finanza, che diverge da quello che fino ad ora il consiglio sapeva?”. Per Mirco Pescari, capogruppo di PD, “Fusione o progetto di finanza sono aspetti tecnici”. Massimo Minciotti, consigliere del PD, ha proposto di tenere le Sciovie di Monte Nerone”. 

 


 

Resoconto. “La ricognizione delle partecipate da parte del consiglio è un obbligo di legge che ci dà l’occasione di fare il punto” ha spiegato la dirigente, che ha elencato le singole situazioni: “il Consorzio Valtiberina Produce è già in liquidazione e quindi l’uscita definitiva dipende dalla conclusione della procedura in corso. Dalla Fat, su cui abbiamo quote per 106mila euro, a differenza della Fintab, non è facile uscire sia per la forma societaria sia perché il Comune è titolare di azioni con caratteristiche particolari, che ad esempio non danno diritto ad utili. Siamo in attesa del parere chiesto alla Corte dei Conti. Il Comune vorrebbe invece conservare, per la storia e il valore culturale, la partecipazione in Tela Umbra, che purtroppo la legge obbliga a dismettere. L’Amministrazione vuole però salvaguardarla, individuando un soggetto istituzionale o privato che sia in grado di tutelarla e anche di rilanciarla economicamente. Per uscire il Comune sarà liquidato o da chi subentra o dalla società. In Umbra Acque abbiamo una percentuale del 3,13%, quota piccola rispetto a Perugia che fa la parte del leone e questa scarsa incidenza non aiuta il comune ad essere decisivo. C’è in corso una diatriba sulla sua qualità di società sotto controllo pubblico, che comunque la Corte dei Conti ha riaffermato. L’andamento economico è positivo, non destina utili ma non produce perdite. Umbria Digitale è una società in house della Regione, abbiamo una piccola quota il 2,23% per il servizio di information technology, pari a circa 20-30mila euro l’anno. Produce piccoli utili, l’intenzione è di mantenerla. Così come manterremo, adeguando lo statuto, Farmacie tifernati, con cui il comune si pone in concorrenza con imprenditoria privata, dando al servizio dei connotati di servizi pubblico, calmierando il prezzo dei prodotti da banco, organizzando corsi di informazione ed educazione all’utilizzo dei farmaci. Gli utili sono buoni; ha erogato al Comune circa 160mila euro con un trend di esercizio estremamente positivo. Sciovie Monte Nerone è una partecipazione indiretta per il tramite della controllata Polisport. La scelta è quella di uscire anche se la quota del comune è molto contenuta”. Infine Sogepu e Polisport: “ La prima è la più importante delle partecipate che si occupa del servizio rifiuti e del relativo prelievo tributario per affidamento diretto nonché di altre gestioni affidate per gara” ha precisato la dirigente  “è in attesa, dopo l’annullamento della gara d’ambito da parte del Tar e il ricorso al Consiglio di Stato. Il comune la terrà: ha investito e prodotto utili, sussistono tutte le condizioni. Su Polisport l’ipotesi di fusione per incorporazione sembra non essere la strada migliore per salvaguardare e valorizzare la gestione del patrimonio e sono allo studio altre ipotesi tra cui un progetto di finanza con la scissione del ramo d’azienda. Negli ultimi tempi ha avuto un miglioramento degli indici, e al momento si proseguirà con l’attuale configurazione e affidamento in house, tenuto conto che si prospetta un equilibrio gestionale e che il servizio deve avere una necessaria continuità. Per il futuro tutte le strade sono aperte”.


Nel dibattito l’attenzione dei commissari si è incentrata sull’operazione Polisport: Marco Gasperi, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha chiesto le relazioni alla base della valutazione del progetto di finanza e le modalità del cambio di direzione”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha chiesto un chiarimento politico all’assessore Massimo Massetti presente per la Giunta. “Ennesimo cambio di prospettiva su Polisport. Quali sono le motivazioni per cui la  Giunta dalla fusione è passata al progetto di finanza, che diverge da quello che fino ad ora il consiglio sapeva ”. Mirco Pescari, capogruppo di PD, ha detto “sul piano politico la gestione dell’impiantistica sportiva rimane dentro l’alveo pubblico. La fusione o il progetto di finanza sono aspetti tecnici e giuridici e sono allo studio dato che si incrociano con le strategie di Sogepu. Il comune dovrà decidere sulla base delle proposte del mercato”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha aggiunto: “Se vengono mantenuti gli obiettivi dell’in house in che modo si renderà compatibile il progetto di finanza con il mercato”.


Massimo Minciotti, come consigliere del PD, ha proposto il mantenimento delle quote delle Sciovie di Monte Nerone che sono in ristrutturazione”. 

 

 

 


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