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Notizie dal Comune

MURI, ODIO E RAZZISMO SE NE PARLERA' NEL CONSIGLIO COMUNALE PRENATALIZIO INSIEME A PARTECIPATE, ANTICORRUZIONE E CLIMA
CAmpanili
16.12.2019 -

 

 

 

 

Contro i muri della vergogna: il consiglio comunale di Città di Castello rimanda alla riunione di giovedì 16 dicembre 2019, l’ordine del giorno dell’Anci, l’associazione dei comuni italiani, per il 30° anniversario della caduta del Muro di Berlino. “La sua costruzione divenne il simbolo di un’epoca molto buia e drammatica, il suo abbattimento fu reso possibile anche da tante persone e movimenti che hanno avuto il coraggio di lottare per la libertà, la pace e il rispetto dei diritti umani; da allora altri 77muri e barriere sono stati eretti nel mondo; muri di cemento armato e di filo spinato e muri invisibili:i muri della miseria e delle disuguaglianze, della violenza e dell’esclusione sociale, dell’antagonismo infinito e della competizione selvaggia, della paura e dell’indifferenza, del pregiudizio, dell’intolleranza e dell’odio” si legge nel documento che, citando Costituzione e Statuto comunale nella chiusa “prende atto con soddisfazione che tutti i servizi educativi e le scuole del territorio, di concerto con il Comune e con il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e per i diritti umani, hanno dedicato due giorni in coincidenza con il 30ennale alla realizzazione di iniziative di conoscenza, riflessione,dialogo e impegno che partendo consentano a tutti di riflettere sui valori della libertà, della fraternità, della pace e dei diritti umani”. Il documento, presentato dal presidente del Consiglio comunale Vincenzo Tofanelli, è stato oggetto di una prima disamina nella seduta del 9 dicembre 2019 in cui Marco Castellari, capogruppo della Lega, ha detto che “nel documento c’è una forzatura perché non è stato citato il Partito comunista. Il documento è fuori dal contesto: si parla di 77 muri veri e altri invisibili. La ricorrenza è relativa al Muro di Berlino. Chiedo di inserire almeno la citazione del simbolo iconico del comunismo in Europa e dei comunismi ancora esistenti. Altrimenti voterò contro”. Mirco Pescari, capogruppo del PD, ha detto: “Il muro di Berlino non è il pensiero socialista contro l’Occidente ma la risposta sbagliata di alcuni uomini pensando che la libertà collettiva potesse essere fermata da un muro. E’ la stessa logica che porta Trump od Orban a costruire muri oggi. Il comunismo italiano si è presto dissociato dal socialismo reale. Io sono difensore orgoglioso della civiltà occidentale. Approviamo l’ordine del giorno e prendiamo le distanze da chi costruisce i muri”. Il sindaco Luciano Bacchetta è intervenuto per dire che “il documento è la posizione ufficiale degli enti locali per la pace. Al di là delle interpretazioni della storia che possiamo dare. Cerchiamo di non ideologizzare”. Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto, ha annunciato voto positivo e ha invitato “a vedere gli oltre 770 chilometri di muro che dividono Gaza dalla Palestina o altri casi in Africa, in America”. Anche per Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, “non è l’elemento ideologico in discussione. Nel mondo stanno rinascendo spinte autoritari. C’è il sovranismo. Il periodo della Guerra Fredda deve ammonire tutti e invitare ad interpretare il mondo in termini nuovi”. Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ha detto che “Io avrei conservato come ammonimento un pezzo del muro. Trump è disumano perché separa genitori da figli ed è vero che rigurgiti di neonazismo o razzismo sono incomprensibili. Ma l’impianto del documento non è ricevibile, va integrato”. Per Vittorio Morani, capogruppo del PSI, Culture di odio che ancora resistono: il mondo è pieno di steccati e di populismo che tende a dividere più che unire. Belle celebrare il ventennale ma anche progetto educativo su pace e solidarietà nelle scuole. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha definito il documento “partigiano: non una volta viene menzionato il comunismo. Per certa sinistra è ancora intoccabile. L’ultima vittima del Muro di Berlino è del febbraio 1989: l’hanno ucciso perché fuggiva dal comunismo. La Sinistra ne prenda atto. I muri sono tanti e in Cisgiordania l’invasione degli israeliano la pagano i palestinesi ma cristiani d’Oriente”. L’assessore Rossella Cestini ha negato “strumentalizzazioni. La storia dice chiaro che il muro fu costruito regime socialista della Germania Est. Quel muro è stato abbattuto insieme al sistema che lo sosteneva ma essere formalmente una democrazia non ci mette al riparo da altri muri. Il documento vuole diffondere la cultura dell’inclusione, a Città di Castello sperimenteremo primi in Italia un curriculum dall’asilo nido alle scuole superiori di Cittadinanza attiva”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, si è associato alla critica “un capolavoro. Il documento commemora la data del crollo del comunismo senza citare una sola volta il termine. C’è anche un falso storico: gli artefici dell’abbattimento del muro non sono persone e movimenti generici. Gli enti locali per la Pace, che firmano il documento, gli stessi della Marcia Perugia-Assisi, allora erano per il disarmo unilaterale. Il muro può essere anche buono: sostiene la casa, i ponti, le porte. Il nostro patrono San Florido ha costruito mura”. Nella dichiarazione di voto Castellari ha ribadito: “C’è una questione politica: il muro di Berlino impediva l’uscita, quelli di oggi impediscono l’entrata. É diverso”.  Pescari: “i muri separano non è una questione di direzione. Un muro del 2000 non può essere paragonato alle mura del Medioevo”. Lignani: “Ideologico. Non ricevibile”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha sostenuto che “I comunisti italiani hanno lottato per i diritti e portato cultura. Il nazismo ha perseguitato tutti”. Morini ha chiesto la presentazione ufficiale in consiglio: “Chi recepisce l’emendamento proposto da Castellari?”. Ursula Masciarri, consigliere del PSI, ha detto che “la maggioranza è pronta a presentarlo”. Sugli emendamenti, “la prassi del consiglio  - ha specificato il segretario comunale Bruno Decenti - è accettare emendamenti a prescindere dal proponente solo per gli atti amministrativi”. Alla fine Tofanelli ha ritirato l’atto, che è stato inserito come punto suppletivo nel consiglio comunale di giovedì 19 dicembre insieme al documento di Castello Cambia, che aveva ispirazione affine (contro l’odio ed il razzismo, in relazione alla manifestazione dei 600 sindaci a Milano). Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha chiesto l’esame ma il sindaco Luciano Bacchetta ha detto “Gli argomenti sono importanti, non banalizziamolo. Sospendiamo il consiglio e discutiamo i due documenti all’inizio della prossima convocazione”.

 

 


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