“Un esempio e orgoglio per tutta la comunità locale e per il paese. Questa vicenda è la fotografia del momento che a livello occupazionale e produttivo stiamo attraversando ma al contempo rappresenta un concreto segnale di speranza per guardare al futuro con fiducia. Lo slogan che i dipendenti, con orgoglio, si sono tatuati addosso racchiude tutto il carattere e la volontà di rialzarsi e ripartire propria delle nostre realtà locali, dei nostri artigiani, degli imprenditori, delle maestranze. Questa volontà e altre che ne seguiranno, ne sono sicuro, vanno però supportate e sostenute con strumenti e politche di sviluppo adeguate per contribuire alla ripresa tutti insieme in maniera corale”. E’ quanto dichiarato dal sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, in riferimento alla “bella notizia” della Cooperativa Ceramica Noi che ha visto protagonisti 11 lavoratori che di fronte alla delocalizzazione dell’azienda, non si sono persi d’animo ed hanno investito i propri soldi del Tfr, acquistato i macchinari utlizzati dalla vecchia proprietà e affittato il capannone. “Loro sono il simbolo della tradizione secolare dell’artigianato tifernate di qualità, dalla ceramica, alla tipografia, alla tela umbra fino alla tipografia”, una bella pagina di vita quotidiana da cui ripartire tutti insieme per tornare ad essere protagonisti in ambito economico-occupazionale”.