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Notizie dal Comune

CONSIGLIO COMUNALE: IL TRENO RIPARTE. PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELL'EXFCU NELLE COMUNICAZIONI
Piazza Gabriotti
11.09.2018 -

 

Il treno riparte.


Ex FCU in apertura del consiglio comunale a Città di Castello, lunedì 10 settembre. Nelle comunicazioni il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta ha parlato della riconsegna dei lavori della tratta tifernate “come un passaggio importantissimo: si va verso l’inaugurazione. Prendo atto della voce critica del capogruppo di Fratelli d'Italia Andrea Lignani Marchesani ma io faccio i complimenti alla Regione Umbria che in un anno ha ripristinato il collegamento. Sulle cause, sui ritardi, ognuno ha la propria opinione ma la riapertura dell’exFCU con nuove carrozze, la risistemazione dei passaggi ferroviari e delle pertinenze è un fatto importante. Anche il tratto locale entrerà nell’ottica di RTI(Rete Ferroviaria Italiana). Va ripristinato anche il tratto da Sansepolcro a San Giustino: è fondamentale avviare i lavori anche per quel collegamento. I tempi di percorrenza saranno di 50 chilometri orari, secondo disposizioni ministeriali. Bisogna accelerare. Nonostante fossi molto preoccupato, il risultato è stato raggiunto, perché ci abbiamo lavorato molto anche se non in maniera diretta. Il problema di un treno efficiente è di tutti, anche se riguarda in specie pendolari e studenti. Abbiamo raggiunto il risultato”.

Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ha auspicato che “la velocità non sia 30 chilometri orari”. Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, ha chiesto che “ci sia un controllo sui diserbanti usati nelle pertinenze della ferrovia, pari a quello esercitato sugli agricoltori”.

Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha definito “all’avanguardia i lavori sulla Fcu. Ma sono solo preparatori: ho paura che questo intervento rimarrà fine a se stesso. Il limite dei 50 chilometri all’ora viene da una norma dello Stato per chi non ha il sistema di segnalamento, che non è stato ancora appaltato. Dovete chiedere alla Regione, proprietaria della Rete, che i soldi del Cipe vengano spesi il prima possibile. Il sistema di segnalamento richiede un anno di tempo: il rischio è andare a 50 chilometri per due o tre anni. Come sindaco, non avrei permesso che fosse aperta a questa velocità, che è penalizzante rispetto al bus". 

Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto che “l’attenzione va posta sulle caratteristiche penalizzati che conserva la FCU per gli utenti. Devono essere chiariti i tempi: la Regione deve scegliere se fare una metropolitana di superficie, su cui sono d’accordo, o mantenere un treno tradizionale. Negli anni passi ci sono state scelte tecniche contraddittorie. Apriamo un’ipotesi di lavoro per lo sbocco ad Arezzo per collegarci alla rete nazionale. Rendiamo pubblici i progetti di sviluppo e valutiamolo. Stare zitti non ha risolto i problemi li ha aggravati”.

Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d'Italia, ha aggiunto: “Ma i soldi investiti con i Minuetti e l’elettrificazione che fine hanno fatto? Sono stati cannibalizzati. Dei 16 chilometri che ci separano da Sansepolcro 8 sono di Città di Castello. Stucca come questi lavori possano rimanere una cattedrale nel deserto. Che senso ha nel XXI° secolo aprire un’infrastruttura che prevede due cambi e una velocità ridotta. L’azienda unica regionale dei trasporti è stata la tomba della FCU perché ha immesso nel corpo sano di FCU due società con i bilanci problematici. Invece di farsi belli con un’inaugurazione che non ha rispettato i tempi, essendo stata annunciata per aprile, il sindaco sposi le richieste dei pendolari. Gli abbonamenti devono essere scontati perché il viaggio è lungo ed anche scomodo. I bus sono sovraffollati”. 

Gaetano Zucchini, capogruppo del PD, ha ricordato i tempi delle difficoltà e della chiusura della tratta: “Già allora manifestammo grandi perplessità ma oggi non saremmo onesti a non riconoscere nel sindaco e in rappresentanti dell’allora governo, Nencini, Verini, i protagonisti di questo nuovo corso che ha portato alla consegna dei lavori. La propulsione è stata veramente rapida. I lavori si sono svolti con un cronoprogramma che è stato rispettato. Sono un punto di ripartenza e lei deve avere lo stesso protagonismo che ha avuto fino adesso per proseguire la riqualificazione. Il futuro su rotaia di questa parte del territorio è raggiungere Perugia in tempi rapidissimi, migliore del trasporto su gomma pubblico o privato. Appartengo ai sognatori che sperano che i 32 chilometri prebellici verso Arezzo siano recuperati. Le risorse economiche sono difficile da reperire ma uno sforzo, collegandosi con la Regione Toscana, andrebbe perseguito. Plaudo alla riapertura e mi auguro che ci sia un occhio di attenzione per le tariffe e per i pendolari. Mi auguro che diventi moderna e sia fruita per un collegamento extraregionale”.

“Ha fatto bene il sindaco a ricordare della Fcu perché era un obiettivo suo e nostro” ha detto Vittorio Morani, capogruppo del PSI, “Era una priorità la riapertura perché i disagi per gli utenti sono molti. La scommessa era il rispetto dei tempi ed è stato centrato. La FCU è ora un’infrastruttura moderna. Rimane in sospeso il completamento della e78, speriamo che l’attuale governo si ricordi degli impegni dei precedenti”. 

Valerio Mancini, consigliere della Lega, ha dichiarato che “nella conferenza stampa della FCU c’è anche il tentativo di rinverdire qualche reputazione politica, offuscata. Andava fatta un’operazione di chiarezza anziché fare dichiarazioni roboanti e poi mettere il tetto dei 50 chilometri di velocità e mantenere il doppio canale di trasporto. Ci vorranno due ore per collegare i capoluoghi. Andiamo al Ministero e garantiamo che è sicura oppure la Regione deve parlare quando ci sono tempi certi. Avrei voluto partecipare, salire sul treno che era efficiente invece dobbiamo ancora dire che c’è una ferrovia con gente che non parte e non arriva”.

 

Il sindaco ha sottolineato di aver volutamente “evitato toni trionfalistici. E’ stato fatto un miracolo, su un anno è stata ripristinata una tratta. Non ci deve impedire di guardare a quello che manca ma proprio per questo passo decisivo compiuto possiamo essere ottimisti sul futuro. L’altro progetto, un collegamento con Arezzo, passa per il ripristino della tratta con Sansepolcro ed è oggi raggiungibile. Il progetto finale di RTI e che la FCU diventi una metropolitana di superficie che attraversi la regione e diventi di interesse nazionale. Non c’era nessuno a prendere il treno stamattina perché era la consegna dei lavori. Quando ci sarà l’inaugurazione, ci saranno anche i passeggeri. È stato fatto un lavoro eccellente e va riconosciuto. A latere è stato anche compiuto un lavoro di bonifica dei sottopassi e delle stazioni”. 


Nel corso delle comunicazioni di lunedì 10 settembre 2018 in consiglio comunale a Città di Castello sono stati sollevati anche altri argomenti.

Beata Margherita. Il sindaco Luciano Bacchetta ha indicato su invito della diocesi Vincenzo Tofanelli, presidente del consiglio comunale come rappresentante “di tutta l’assemblea e la comunità” in seno al comitato per il Centenario della Beata Margherita, connesso alla ripresa del lavoro sulla causa di canonizzazione.  Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, si è detto d’accordo con la scelta.


Nardi. Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ha parlato “di una promessa a seguire l’evolversi della situazione dell’azienda Nardi, a suo tempo fatta dal sindaco. Ad oggi ci giungono notizie su un licenziamento di massa a fine settembre. La stragrande maggioranza sono tifernati, con più di cinquanta anni, che non ritroveranno lavoro e che vivono una situazione psicologica disperata”. 


Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, ha fatto riferimento ad una dichiarazione del vicesindaco Bettarelli relativa al dibattito sull’assestamento nel quale aveva sottolineato che le pagine dell’assestamento erano numerate. Sulla mancanza di numerazione Lega e Cinque Stelle avevano a suo tempo sollevato un’istanza di irregolarità. “Allora - ha detto Rigucci - avevamo ragione noi”. Rigucci ha anche chiesto “i documenti dei pagamenti di Umbracque, che aspetto da troppo tempo. Li esigo”.

 

 

 

 

 


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