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Notizie dal Comune

IL FUTURO DEI VIGILI URBANI, IL NEO COMANDANTE RAVAGLIA IN COMMISSIONE. "ARMAMENTO SCELTA POLITICA NON DEL DIRIGENTE. IN ARRIVO 2 UNITA' DAL CONCORSO E 3 DALLA MOBILITA'. SANZIONI: NON BLITZ UNA TANTUM MA CONTROLLI CONTINUATIVI.
comune digitale
19.12.2018 -

                                                       

 

Polizia municipale: quale missione dopo l’arrivo del nuovo comandante? Da questo interrogativo si è sviluppato il dibattito della commissione Programmazione del comune di Città di Castello, di martedì 18 Dicembre 2018, presieduta dal consigliere PD Massimo Minciotti, alla quale erano presenti l’assessore competente Monica Bartolini, l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi e il nuovo comandante Marco Ravaglia, che si è insediato il 1 novembre scorso e per il quale era la prima volta davanti ai rappresentanti del consiglio: “Sicurezza del personale al primo posto, formazione professionale a 360 gradi, compresa l’autodifesa, armamento scelta politica”: queste le dichiarazioni del neocomandante su alcuni temi centrali al ruolo dei Vigili Urbani, che ha sottolineato più volte “sono fortemente sottodimensionati rispetto al numero dei cittadini”. Previsto un incremento con il concorso diretto all’assunzione di due unità, nella fase della pubblicazione, altre due unità, da reclutare con scorrimento in graduatoria e tre in arrivo dalla mobilità. Sul mancato raggiungimento della previsione di bilancio per le sanzioni “no ai blitz una tantum ma controlli continuativi, magari preannunciati da una campagna di sensibilizzazione ad hoc perché i cittadini siano consapevoli della nuova prassi e condividano una maggior rispetto per le regole”. Per il progetto di videosorveglianza altre 14 telecamere andranno a gara a gennaio 2019 e saranno al servizio di tutte le forze dell’ordine; per i varchi sulla e45 si attende il finanziamento del Ministero entro l’anno prossimo.


 

L’assessore Bartolini ha parlato del comandante “di una risorsa di grande disponibilità e competenza, che sta entrando nei meccanismi e sta conoscendo il territorio, in un clima di collaborazione con il Corpo”. L’assessore Secondi è intervenuto per quanto riguarda il sistema di videosorveglianza: “Il compito e l’osservatorio di cui godono i Vigili come polizia di prossimità e presidio del territorio sono fondamentali per una buona azione di governo. In questo senso l’Amministrazione sta investendo molto in sicurezza sia dal punto di vista finanziario che del potenziamento della risorsa umana”. Marco Ravaglia ha parlato “di accoglienza e di un ambiente molto positivo. So che intorno al mio arrivo ci sono all’interno della macchina comunale e tra i cittadini molte aspettative, come ho potuto constatare in occasione delle fiere di San Florido che per me sono state la prova del fuoco. Una prova superata grazie al supporto di tutti. Ho voluto dare la priorità alla sicurezza del personale. La mole di lavoro è veramente imponente e ci sono questioni scottanti che sto già affrontando. Il modello organizzativo del comune a livello generale e sulla base della previsione normativa andrà rivisto perché il carico di lavoro in capo al dirigente è così vasto che non si riesce a controllare tutti i procedimenti. La delega sarà indispensabile ma la gestione complessiva rimarrà dal dirigente. Il rapporto vigili/cittadini è troppo basso”.


 

 

Dibattito. Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, ha dichiarato che “sulla sicurezza c’è un grande problema e i primi a derogare sono i cantieri del comune. Alle ditte private si richiede una serie misure che all’Amministrazione vengono risparmiate”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha ricordato “Tra le righe lei ha detto che c’è necessità di organizzazione. Sulla sua direttiva di astensione in casi di pericolo credo che abbia inciso il fatto che i Vigili di Città di Castello non hanno alcun armamento né dotazione difensiva e quindi in tali frangenti possono fare ben poco. Ritengo tale situazione un vulnus. Non dico di armarli ma potrebbero essere forniti di dissuasori. Intende attuare la legge regionale, che impone ai vigili urbani di essere armati? I comuni vicini si sono adeguati. Infine chiedo che i Vigili urbani salutino portando la mano alla visiera, con un gesto degno di un corpo preposto alla vigilanza. Fino a pochi anni fa in base al regolamento comunale avrebbero dovuto fare il saluto romano, ed io per primo ho chiesto di cambiarlo. Ma il Ciao non posso accettarlo”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha parlato “non di audizione ma di incontro visto che la commissione adatta sarebbe stata la commissione Servizi da me presieduta, non l’organismo deputato all’economia. Infatti nessuno ha chiesto della questione sanzioni, che sono sempre inferiori alla previsione di bilancio. Anche la sicurezza è molto sentita e il sistema di videosorveglianza sarà importante”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto di aver “colto alcuni punti di programma dalle parole del comandante. Nuova organizzazione e nuovi supporti di personale. Stasera non possiamo valutare, diamo il benvenuto”. Luciano Tavernelli, consigliere del Pd, ha detto che “il vero controllo del territorio si attua vivendolo e sollecito la riflessione contenuta nelle linee di legislatura sul vigile di quartiere, conosciuto e visibile, piuttosto che il vigile militarizzato. Alcune zone del centro storico e del capoluogo hanno problemi legati allo spaccio e questo è il vero problema, oltre alla sincronizzazione con altri corpi. Il sistema di videosorverglianza potrà essere messo al servizio di controlli amministrativi molto serrati e nel prossimo bilancio non prevederei armi ma tecnologia per conoscere i dati di quanto si muove nel territorio”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha sottolineato come “si venga da un comando iniziato dal 1980 e nel frattempo il mondo, anche normativo, è mutato. E’ indubbio che la legge regionale tende ad integrare i vigili alle altre forze di polizia. La questione delle multe è di serietà: a fine anno il budget non torna mai. Ora si va verso delle assunzioni, dare buone abitudini a chi entrerà potrà migliorare il sistema organizzativo. A Città di Castello c’è un doppio binario per le sanzioni con gli ausiliari del traffico Ciò determina una mancanza di integrazione sui parcheggi perimetrali che incide negativamente. C’è poi una questione di ordine pubblico rispetto ad alcuni locali nelle ore notturne su cui si potrebbe esercitare un ricognizione”. Mirko Pescari, consigliere del Pd, ha chiesto quale sia la funzione del corpo nel 2018, alla luce del fatto che è sotto organico?”. Anche Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha chiesto se per migliorare “serva una nuova organizzazione o più organico”. Massimo Minciotti, consigliere del PD, ha sottolineato “l’importanza di una gestione flessibile, ad esempio sulla sosta di Piazza Gabriotti durante le festività natalizie, e dell’incremento dei vigili per presidiare i luoghi del centro più critici”. Ravaglia ha risposto alle sollecitazioni dicendo che “la sicurezza è la mia priorità. I vigili devono essere d’esempio nel rispetto delle regole e i lavori che riguardano l’Amministrazione devono seguire lo stesso passo. Ho già provveduto per colmare la lacuna della formazione o di aggiornamento di natura professionale a 360 gradi del nostro organico per l’incolumità fisica ma anche giuridica. L’armamento del corpo è una prerogativa esclusiva del consiglio comunale e non voglio dare orientamenti. Negli ultimi anni la contrapposizione politica è superata: in Toscana quasi tutti i corpi sono armati. Se si vuole andare ad un controllo del territorio anche per il rispetto delle norme del Codice della Strada le tecnologie sono necessarie. Anche il vigile di quartiere, come l’armamento, è una scelta politica, che rafforza il senso di fiducia verso il corpo. Può essere utile il contributo ma il problema è sempre quello dei numeri. I nostri sono molto ristretti. Il nostro organico è sottodimensionato. C’è bisogno di risorsa umana per migliorare un’organizzazione che non può che essere sostenuta dalle persone. Il concorso è stata bandito per due unità e in previsione l’allargamento ad altre due unità tramite scorrimento in graduatoria ma tenendo presente il vincolo di spesa. L’integrazione tra vigili e personale ausiliario del traffico è nel processo sanzionatorio, potremmo coordinarci. Per non dare al cittadino, l’impressione di essere vessato, dobbiamo dare continuità ai controlli. Il corpo in generale va verso una sempre maggiore integrazione con le forze di polizia: di incidenti stradali ce ne occupiamo più noi, anche in linea con recenti indicazioni ministeriali. Sulla sosta selvaggia possiamo fare servizi mirati ma non blitz una tantum, magari anticipati da comunicazioni preventive alla cittadinanza”. L’assessore Secondi sulla videosorveglianza ha parlato dei passi avanti: “Il progetto andrà a gara i primi giorni di gennaio per 80mila euro cofinanziati dalla Regione. Servirà a completare sul versante della sicurezza il controllo del centro storico con altre 14 telecamere. Tutte le forze dell’ordine potranno utilizzarlo anche a fini investigativi, dato che alcuni punti saranno mobili. C’è poi un bando per 160mila euro ministeriale per gli accessi alla superstrada. Sono i varchi che verificano anche lo stato del veicolo dal punto di vista amministrativo. Nella graduatoria siamo al millesimo posto e sembra che sarà finanziato entro il 2019. La gestione della ztl nel centro storico alleggerirebbe dei controlli la polizia ma il software certificato deve essere programmato in maniera diversa per la gestione amministrativa del dato. L’investimento sarà di 40milaeuro”.

 

 


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