25.01.2024
È stato un viaggio commovente ed estremamente eloquente quello che 200 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Città di Castello hanno vissuto stamattina all’Auditorium di Sant’Antonio per la “Giornata della memoria 2018”, nell’evento promosso dal Comune e dall’Istituto di Storia Politica e Sociale Venanzio Gabriotti. Insieme ai rappresentanti dell’assessorato comunale alla Scuola e delle associazioni dei Carabinieri, dei partigiani e reduci della seconda guerra mondiale, i ragazzi hanno ripercorso il dramma della deportazione nei campi di concentramento, che in Alta Valle del Tevere coinvolse 60 persone, di cui 11 non fecero più ritorno. Tra loro il maestro di San Giustino, Raffaello Fabbrini, che a 60 anni venne strappato ai suoi affetti dall’esercito tedesco e morì nel campo di Mauthausen, e Bruno Consigli, giovanissimo tifernate che venne deportato a Kahla per lavorare nelle fabbriche tedesche ed ebbe la fortuna di tornare nella sua terra. La toccante vicenda dell’insegnante altotiberino è stata raccontata attraverso la proiezione del documentario di Andrea Guerrini, vincitore nel 2017 del premio intitolato a Giulio Pierangeli dall’Istituto Gabriotti, che ha approfondito la sua ricerca compiuta con i diari scritti nei registri scolastici all’epoca del fascismo. Carica di emozione è stata anche la ricostruzione della storia di Bruno Consigli, condivisa con i presenti dai familiari insieme al presidente dell’Istituto Gabriotti Alvaro Tacchini, in occasione della donazione all’istituzione da parte dei congiunti del manoscritto che ne racconta la cattura e la prigionia nei lager tedeschi, scritto dal giovane subito dopo la sua liberazione.
