"Stagione di prosa 2021-2022 al via dal 20 dicembre". L'assessore alla Cultura Botteghi risponde all'interpellanza della consigliera Arcaleni (Castello Cambia)
“La stagione di prosa del Teatro comunale degli Illuminati 2021-2022 partirà il 20 dicembre con un’anteprima dedicata a Raffaello in omaggio alla mostra in Pinacoteca e proseguirà poi da gennaio ad aprile con sette spettacoli in cartellone”. Lo ha reso noto in consiglio comunale l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, rispondendo all’interpellanza della consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia), che chiedeva di conoscere “i motivi dei ritardi nella programmazione della stagione di prosa e il destino delle altre rassegne Teatro Ragazzi e Teatro a Km Zero!”, proponendo anche di “potenziare l’offerta con una rassegna Off di prodotti teatrali non amatoriali di giovani compagnie emergenti”. Riferendo che nella mattinata del 29 novembre la giunta comunale avesse approvato la proposta del Teatro Stabile dell’Umbria e avesse confermato la convenzione per la programmazione degli spettacoli della stagione di prosa “a coronamento di quello che è stato il mio primo impegno dopo la nomina ad assessore alla Cultura”, Botteghi ha anticipato l’intenzione di pensare a un cartellone del Teatro Ragazzi a partire da gennaio 2022, tenendo conto della particolarità di questa stagione che è riservata a un pubblico in gran parte non vaccinato contro il Covid-19 e quindi compatibilmente con l’evoluzione della pandemia, di programmare la proposta artistica del Teatro a Km Zero! e di prendere in considerazione la proposta della consigliera Arcaleni per una stagione dedicata alle giovani compagnie emergenti. “Personalmente tengo molto al teatro”, ha spiegato l’assessore, chiarendo che “la stagione di prosa non poteva essere programmata senza una delibera della nuova giunta, al netto delle valutazioni sulle restrizioni dovute al Covid-19”. “Ecco perché - ha puntualizzato - non è possibile paragonare la nostra situazione a quella di altre città, visto che da noi ci sono state le elezioni che hanno ritardato inevitabilmente questo atto di indirizzo senza il quale gli uffici non potevano procedere”, ha precisato Botteghi, evidenziando “l’inopportunità del riferimento a Spoleto, l’altra città dove si è votato citata nella interpellanza, perché il Comune lì è socio del Tsu ed è quindi in una condizione diversa dalla nostra”. “L’interpellanza era doverosa di fronte al silenzio del Comune sulla stagione teatrale e sull’intenzione di riaprire al pubblico il teatro”, aveva sostenuto Arcaleni, esplicitando la necessità di “comprendere quale programmazione fosse prevista per uno degli aspetti culturali più importanti della città”. “Il teatro produce cultura e identità, un fatto molto importante soprattutto per le nuove generazioni”, ha sostenuto la rappresentante di Castello Cambia. “Abbiamo una storia antica, la nostra stagione di prosa da anni offre alla città un’opportunità culturale unica e importante, quindi è necessario sapere se dopo i due anni persi per la pandemia ci sia il rischio di rinunciare anche quest’anno”, aveva affermato la consigliera Luciana Bassini (Unione Civica Tiferno), riferendosi al fatto che “in altre realtà la stagione teatrale sia iniziata per tempo”. “Credo che le motivazioni dello slittamento della programmazione teatrale siano chiare a tutti”, ha eccepito la consigliera Alessandra Forini (Pd). “Non vi è dubbio che il Covid-19 abbia reso complicato programmare attività culturali e spettacoli, bloccati fino alla prima decade di ottobre per la capienza ridotta imposta dal governo che avrebbe permesso l’accesso al nostro teatro al massimo a 100 persone – ha osservato l’esponente della maggioranza - ma anche le elezioni hanno rallentato le decisioni, alle quali poi l’assessorato competente ha lavorato fin dalla nomina della nuova giunta”.
