05.03.2024
Chiuso l’ascensore Palazzo Vitelli: interrogazione del PD. “Ottimo inizio per la Mostra del Fumetto ma alcuni visitatori anche illustri proprio nel giorno dell’inaugurazione, non hanno potuto godere di questa bella esposizione, per il mancato funzionamento dell’ascensore, rimanendo a piano terra, non essendo in grado di salite e ridiscendere le monumentali scale del palazzo rinascimentale, diventate vere e proprie barriere architettoniche” ha dichiarato nella seduta di lunedì 19 ottobre 2020 il consigliere del PD Massimo Minciotti, illustrando il documento a firma anche dei colleghi Letizia Guerri e Luciano Tavernelli: “Vogliamo sapere perché non ha funzionato, se l’ascensore è in regola, quindi se avesse potuto funzionale e se verrà ripristinato per consentire un accesso al piano nobile del Palazzo senza barriere architettoniche, sia per questa che per le future mostre e manifestazioni. Restiamo comunque sorpresi per questo spiacevole inconveniente. Manifestiamo pubblicamente le scuse a chi ha subito il disagio, sperando che quanto accaduto sia legato solo alla fatalità e non come spesso accade dall’errato agire delle persone, che spesso sono la causa principale del disagio altrui, con comportamenti irrispettosi o negligenti nei confronti di portatori di handicap”.
L’assessore al Patrimonio Monica Bartolini ha risposto: “L’ascensore è stato collaudato dal Comune e in seguito all’appropriazione del certificato di regolare esecuzione dei lavori, ascensore e centro di documentazione sono stati riconsegnati alla Fondazione. All’Amministrazione non è stato segnalato nessun disfunzionamento ma la decisione di non usarlo è stata assunta per motivi di sicurezza Anti Covid dall’organizzazione e dalla Fondazione”. Luciano Tavernelli ha replicato: “L’ascensore di Palazzo Vitelli deve funzionare, forse a breve getteremo le linee guida del Peba, per il piano contro le barriere architettoniche. Diventa difficile sostenere che c’è una ascensore che non funziona. Ha funzionato fino al giorno prima ed è stato utilizzato per il trasporto del materiale della mostra. Quello che è successo è inqualificabile. Anche di recente c’è stata un’umiliazione per un disabile che è stato trasportato di peso dai volontari della Protezione civile. È stato costruito con soldi pubblici e chiuderlo è interruzione di pubblico servizio. È tutto in alto mare e credo che il Centro di arte contemporanea non decolli per gli stessi motivi dell’ascensore”.