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Notizie dal Comune

APPROVATA A MAGGIORANZA LA MODIFICA DELLA CONVENZIONE CON EDARCO: I 245 STALLI DEL PARCHEGGIO EX SOGEMA SARANNO GRATUITI, A FRONTE DI UNA RIDUZIONE DEL CANONE CONCESSORIO SULLA SOSTA A PAGAMENTO
consiglio
04.08.2020 -

 

Con i 14 voti favorevoli di Pd, Psi, La Sinistra, di Gaetano Zucchini e Luciano Domenichini del Gruppo Misto e i 6 voti contrari dei due consiglieri di Castello Cambia, di Fratelli d’Italia, Lega, Vittorio Vincenti (Tiferno Insieme) e Marcello Rigucci del Gruppo Misto, il consiglio comunale ha approvato la modifica del rapporto di concessione per la costruzione e gestione parcheggio ex SO.GE.MA. e posti auto a pagamento in superficie relativo alla convenzione del 30.12.1995, in scadenza nel 2027.

Dispositivo. La deliberazione del consiglio comunale prevede “la restituzione alla libera sosta del parcheggio coperto dell’area ex SO.GE.MA. da parte della Società ED.AR.CO. s.r.l. per una capienza di n.245 posti auto (derivanti dai 251 posti originari detratti dei 6 posti auto assegnati in uso esclusivo alla Guardia di Finanza); “l’impegno da parte della Società ED.AR.CO. s.r.l. a farsi carico della manutenzione ordinaria e straordinaria del parcheggio coperto dell’area ex SO.GE.MA. sino alla scadenza della concessione”; “la restituzione alla libera sosta di 20 posti auto nell’area della ex Scuola Garibaldi, da riservare in uso al contermine Istituto di Stato Baldelli (IPSIA)”; “la nuova distribuzione dei posti auto in superficie che risulterà essere la seguente:  45 in Via Gramsci, 35 presso Orto Alberti, 11 presso ex Pesa Pubblica, 12 in Piazza Garibaldi, 25 in Via S. Bartolomeo, 18 in Via S. Lapi, 25 presso la ex Scuola Garibaldi, 24 in Via IX Novembre e 16 in Via Piave, per complessivi n. 211 posti; la conseguente riduzione del canone di concessione dagli attuali 54.769,11 euro ad un nuovo canone pari ad 24.148,36 euro”. Con la deliberazione il consiglio comunale prende atto che “la suddetta modifica, accettata dal concessionario senza riserve, deriva da variazioni dovute ad esigenze sopravvenute non preventivabili al momento dell’affidamento e tali comunque da non alterare la natura generale della concessione, come previsto dall’art. 175 comma 2 lett. c) del D.Lgs 50/2016” e che “la stessa non altera il rischio operativo a carico del concessionario, poiché ne riduce lo spazio determinativo”.

Dibattito. Il sindaco Luciano Bacchetta e il vice sindaco Luca Secondi hanno sottolineato come la modifica della convenzione consenta di “recuperare alla sosta gratuita 245 posti auto a due passi dal centro storico e vicino alla futura piazza Burri, a beneficio delle esigenze dei cittadini e dando una prospettiva importante alla città”. Le opposizioni hanno invece espresso dubbi sulle prospettive di utilizzo del parcheggio, in presenza di finanziamenti e progetti urbanistici non ancora certi, e hanno contestato la quantificazione economica della riduzione del canone, con la rinuncia da parte dell’ente a risorse importanti fino alla fine della convenzione, giudicando la scelta vantaggiosa per l’azienda e non per l’amministrazione comunale. Nell’introdurre la questione, il vice sindaco Secondi ha rimarcato come i cambiamenti introdotti nella convenzione abbiamo seguito il codice degli appalti e la normativa vigente anche nel calcolo del valore economico della riduzione del canone, evidenziando come “rispetto alle richieste di compensazione da parte dell’azienda dei posti del parcheggio ex SO.GE.MA con la previsione di nuovi stalli a pagamento presso l’ansa del Tevere, l’amministrazione abbia individuato nella revisione del canone l’unica possibile mediazione, perché l’obiettivo politico era di aumentare la disponibilità di posteggi gratuiti, in linea con la programmazione del Pums, e riequilibrare l’asimmetria esistente da questo punto di vista tra la parte est e ovest del capoluogo”. “Negli anni 90 gli amministratori non brillarono per lungimiranza con questa convenzione, questo va detto, non è stata una delle scelte migliori guardandola a distanza di anni, per questo abbiamo deciso di non stare fermi e trovare un compromesso per migliorare la situazione”, ha osservato Secondi, che ha puntualizzato: “riportare i parcheggi gratuiti è il punto di partenza di un recupero dell’area ex SO.GE.MA che è importante e che dovrà riguardare anche la riqualificazione dell’area attrezzata circostante, per la quale sarà opportuno considerare affidamenti in gestione ad associazioni”.  Il capogruppo di Castello Cambia Vincenzo Bucci ha deplorato il fatto che non si conoscano i termini economici della gestione dell’ED.AR.CO. “Il bilancio della gestione dei parcheggi ce l’avete? Quanto hanno guadagnato e quanto hanno perso in questi anni, perché si chiede che negli ultimi cinque anni il Comune di Città di Castello debba rimettere 153 mila euro, c’è un progetto di intervento per la sistemazione di tutta area soprastante il parcheggio?”, ha eccepito il consigliere, che ha osservato: “oggi regalare circa 150 mila euro a Edarco senza alcun impegno, credo sia veramente assurdo”. “Non c’è un impegno vero e reale di Edarco a fronte di questa modifica – ha aggiunto Bucci – mentre il parcheggio ex SO.GE.MA liberalizzato diventerà un’area di possibile scorribande, essendo una zona buia che senza alcun controllo diventerà un problema reale”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani ha parlato di “una brutta pagina per l’amministrazione comunale ed è anche triste che si parli di mediazione, visto che sono trent’anni che Edarco ha ottenuto una concessione a cui il Comune si è piegato sull’altare di quello che all’epoca sembrava un grande avvenire urbanistico di quell’area e che invece è stato un completo fallimento dell’amministrazione Orsini”. “L’Edarco dice che il parcheggio non rende niente, ve lo ridà e in cambio voi gli date soldi”, ha rilevato Lignani, che ha ritenuto “grave che il consiglio comunale venga chiamato a votare, cioè ad un atto di responsabilità, senza alcuna potestà emendativa”. “Con i soldi pubblici non si scherza, i bilanci dell’Edarco devono essere resi pubblici”, ha contestato il consigliere che ha chiesto se sia stata fatta “un’analisi costi-benefici” e ha parlato di “una figuraccia dei consiglieri di maggioranza che non hanno inciso minimamente su questa trattativa”. “E’ una scommessa che dovremo vincere”, ha riconosciuto il sindaco Bacchetta, nel ricordare come già da assessore avesse iniziato all’epoca dell’attivazione della convenzione “una lunga e faticosa trattativa per mediare con l’azienda e ottenere condizioni più favorevoli, rispetto a una impostazione che avrebbe soppresso tutti i parcheggi attorno al centro storico”. Nel far presente che “anche sulla riqualificazione dei mulini Brighigna sembra ci sia una svolta importante”, il primo cittadino ha detto: “la motivazione per cui modifichiamo la convenzione è profondamente politica, è una scelta necessitata dal punto di vista della gestione urbanistica della città, perché avremmo rischiato di non avere più parcheggi o averne pochissimi nell’area adiacente a piazza Burri in attuazione del progetto, quindi recuperare 245 posti auto è fondamentale”. “Noi non favoriamo l’azienda, facciamo un’operazione politicamente lungimirante e intelligente”, ha precisato Bacchetta, che ha spiegato: “potevamo non abbassare il canone,  ma a quel punto in base alla vecchia convenzione che prevedeva 200 parcheggi in superficie avremmo dovuto mettere a pagamento altri parcheggi oggi liberi e fra le varie opzioni la scelta che abbiamo fatto è decisamente la più indolore, perché recuperiamo alla città stalli di assoluto pregio che non sono mai stati utilizzati e, visto che sono stati pagati con una legge dello Stato, sarebbe stato uno spreco di denaro pubblico continuare a tenerli così”. La consigliera di Castello Cambia Emanuela Arcaleni ha eccepito: “leggo cifre che non mi tornano molto”. “Riprendete 245 posti del parcheggio ex SO.GE.MA a fronte di un riconoscimento economico che è più di metà del canone, dov’è stata la mediazione?”, ha aggiunto Arcaleni, domandando: “su che base economica avete stabilito questo passaggio?”. “Se è vero il milione e 300 mila euro circa che voi riconoscete come mancato introito nella deliberazione mi chiedo quale società per sei anni rinunci a una simile somma, mi sembra calcolo aleatorio”, ha evidenziato l’esponente della minoranza, che ha chiarito: “sarebbe stato utile vedere chi ci guadagna e chi ci perde, se è vero che ci guadagna la città o la società, visto che non sappiamo quanto ha guadagnato effettivamente l’ED.AR.CO da quei 245 stalli”. Arcaleni ha, quindi, giudicato “pretestuoso che si faccia una rimodulazione della convenzione invocando il Pums e piazza Burri, visto che del primo non si sa quando verrà finanziato e sulla seconda sembra tutto in alto mare”. A parlare di “una situazione Kafkiana” è stato il capogruppo di Tiferno Insieme Nicola Morini, che ha evidenziato la contraddittorietà della delibera, segnalando aspetti come “lo squilibrio nel piano economico rilevato nel 2001, a fronte di uno spostamento dell’ospedale che non si capisce perché non sia stato considerato nel 1996 e di un nuovo piano del traffico urbano che ha cambiato i flussi cittadini, sulla base del quale vengono creati gli ausiliari del traffico e prevista un’attività sanzionatoria della sosta (con introiti al 51 per cento del Comune e del 49 per cento di ED.AR.CO) che sembra inventata per fare cassa”. “Nel 2014 poi ci si inventano lavori per il Puc con la perdita di 22 posti assegnati, a fronte dei quali vengono concessi a ED.AR.CO 45 posti, 23 in più, dietro l’impegno a gestire il servizio bici in città che è stato un fallimento”. “Edarco ha più volte manifestato l’esigenza di rivedere la convenzione a causa della situazione del parcheggio ex SO.GE.MA e proprio nel momento in cui con il Pums questo parcheggio dovrebbe essere al centro della città chiedono di darcelo, di non volerci guadagnare più”, ha osservato Morini, che ha sollevato dubbi di legittimità sul fatto che “la riduzione del canone sia stata prevista nel bilancio già approvato prima dell’approvazione della modifica della convenzione”. A ribadire le perplessità sul fatto che “di questa società non si sa nulla” è stato il consigliere del Gruppo Misto Marcello Rigucci, che ha sostenuto: “il dato di fatto è che per i prossimi sei anni ED.AR.CO avrà un risparmio di 184 mila euro e guarda caso il Comune mette la tassazione dai 13 ai 15 mila euro, ottenendo un incremento di 250 mila euro”. Nel ricordare come “il progetto per il parcheggio ex SO.GE.MA sia nato con la giunta anomala guidata dal sindaco Pannacci”, il consigliere del Pd Luciano Tavernelli ha chiarito: “la convenzione è profondamente sbagliata, un errore gravissimo per la città non foss’altro per la durata di 30 anni, ma questa maggioranza non c’entra niente con quella storia politica”. “E’ giusto che quegli errori vengano riparati, addirittura avevo proposto che tutto tornasse a una gestione comunale, con una chiusura anticipata di questa convenzione”, ha aggiunto l’esponente della maggioranza, nell’osservare “è uno scandalo che per trent’anni non ci si sia mai arrabbiati per 250 posti mai utilizzati e oggi ci si scandalizzi per il fatto che il Comune ne rientra in possesso”. “L’area ex SO.GE.MA dovrà essere riqualificata anche nell’ottica delle nuove linee date dal Prg, nell’ottica di piazza Burri, del Pums, rispetto al quale è ovvio che il Comune non abbia soldi a bilancio per realizzare i 400 chilometri di piste ciclopedonali progettati, ma siamo l’unica amministrazione di queste dimensioni ad averlo in Umbria e dovremo individuare linee di accesso ai finanziamenti europei per realizzarli”. “Sono convinto che questo parcheggio, che è nel cuore della città, sarà di nuovo rivissuto e riutilizzato da tutti i tifernati e dai turisti, come punto di partenza per la mobilità ciclopedonale, per sentieri tematici, per visitare Burri, il circuito delle tipografie, dei monasteri e i palazzi Vitelli”, ha concluso Tavernelli.  “Il parcheggio ex SO.GE.MA non serve a niente e non servirà a niente”, ha dichiarato il consigliere di Tiferno Insieme Vittorio Vincenti, che ha segnalato come “il 99 per cento della gente che viene a Città di Castello esce allo svincolo nord”. “Nel parcheggio dell’ansa del Tevere anche di sabato c’è posto, mi domando se il problema della città sono i parcheggi e la possibilità di andare in bicicletta”, ha sostenuto il consigliere, nel precisare: “non è il Pums che insegna alla gente ad andare in bicicletta, c’è un fatto culturale, la città non è pronta a certe progettualità”. Dal consigliere del Gruppo Misto Gaetano Zucchini è venuta un’adesione con perplessità alla deliberazione. “Voterò a favore perché bisogna guardare avanti e in questa acquisizione vedo una progettualità futura in un meccanismo di città nuova, in una dimensione moderna”, ha spiegato Zucchini, che ha espresso dubbi sul fatto di “acquisire un parcheggio inutilizzato e senza una vocazione”, chiedendo “attenzione nel recupero della funzionalità di quell’area perché il quartiere ne ha assolutamente bisogno”. Dal consigliere sono state segnalate perplessità anche sul progetto di collegamento tra l’area di sosta ex SO.GE.MA e piazzale Ferri, previsto da Agenda Urbana, sull’affidamento all’Ipsia di 20 posti dell’ex scuola Garibaldi, “che verrà abbattuta proprio per realizzare piazza Burri”, e sul calcolo della riduzione economica del canone. “Certezze ne ho poche, ma voto favorevolmente nell’aspettativa che un atto coraggioso possa fare del bene alla città”, ha concluso Zucchini.  In sede di replica l’assessore al Bilancio Vincenzo Tofanelli ha spiegato rispetto alla contestazione del consigliere Morini che “il bilancio prevede entrate certe e non quelle incerte, quindi visto che c’era la prospettiva di recuperare il parcheggio ex SO.GE.MA il bilancio l’ha previsto”. “Se nel 2020 ho messo 30 mila euro, non sono 180 o 250”, ha replicato l’assessore a Rigucci, sottolineando che “il bilancio 2020 è stato fatto nell’interesse dei cittadini, senza toccare le tasse”. Il vice sindaco Secondi ha chiarito al consigliere Bucci che “Edarco si farà carico della manutenzione ordinaria e straordinaria del parcheggio coperto”. “L’azione dell’amministrazione è di investire per recuperare una realtà dove sono stati spesi soldi pubblici”, ha spiegato Secondi, puntualizzando: “le richieste di modifica di Edarco sono il sintomo di un disagio, non il motivo scatenante di una scelta dell’amministrazione, che ha dato una risposta nell’interesse della città”. Al consigliere Morini il vice sindaco ha replicato. “Kafka diceva che i sentieri si costruiscono viaggiando non restando fermi, inermi rispetto a vicende attuali, questo stiamo facendo”. “Il Dup guarda alle possibili scelte che l’amministrazione deve compiere e saremmo caduti in contraddizione se non avessimo riportato in bilancio la programmazione del Pums che prevede una serie di investimenti nell’area del parcheggio ex Sogema, dove c’è un deficit urbanistico che pagano soprattutto le attività economiche di quella realtà”. Quanto al calcolo del valore della riduzione del canone, Secondi ha ribadito che “il valore è stato definito in maniera squisitamente matematica, oggettiva, con sistemi di calcolo utilizzati nelle precedenti variazioni della convenzione, secondo la normativa e secondo il piano economico di questa concessione”, mentre sui 20 stalli dell’ex scuola Garibaldi ha chiarito: “abbiamo colto l’occasione per dare una risposta alla scuola nell’ambito del percorso che guiderà verso piazza Burri”.

 


CittàdiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Città di Castello
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