Registrati ai servizi APP IO e ricevi tutti gli aggiornamenti dall'ente
APP IO
Home Page » Documentazione » Notizie dal Comune » lettura Notizie e Comunicati

Notizie dal Comune

PRIMA DEL PASSAGGIO IN CONSIGLIO, IL BILANCIO ALL'ESAME DELLA COMMISSIONE. TOFANELLI: "NO AUMENTO TASSE, TANTE AGEVOLAZIONI SU TARI, COSAP, IRPEF". CRITICHE DALLE OPPOSIZIONI: "MANOVRA IRPEF NON EQUA"
commbil
17.07.2020 -

 

 

In vista del consiglio comunale di lunedì 20 luglio 2020 in cui verrà esaminato, il bilancio previsionale del comune di Città di Castello è stato oggetto della Commissione Programmazione, presieduta dal consigliere PD Massimo Minciotti. L’assessore alle Finanze Vincenzo Tofanelli ha illustrato i vari gli atti propedeutici partendo dal “regolamento delle entrate tributarie che è sottoposto al voto per legge e la modifica riguarda l’introduzione di fideiussioni per la rateizzazione più lunghe e sopra un certo importo”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto “se non ha per pagare, deve indebitarsi con una fideiussione per pagare le tasse? Rivediamolo”. Sull’Irpef Tofanelli ha detto: “abbiamo introdotti gli scaglioni anziché l’aliquota unica dello 0,8. E’ stata introdotta la progressività, a gettito invariato. L’esenzione è a 13mila euro da 15mila euro. Abbiamo previsto meno introiti dovuti al lock down, da 3milioni e mezzo circa a 3 milioni e 100 circa”. Per Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia “Non è chiaro che cosa state facendo: una cosa è fare gli scaglioni, una cosa è fare l’esenzione. Ci vuole una modalità esplicita. Io pago le tasse come le partite Iva e non so come declinare i vostri criteri. E’ metodo ma anche una posizione politica”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha aggiunto: “Visto che il gettito è uguale, l’aumento dell’anno scorso rimane. Con il sindacato si è fatto un accordo riducendo la quota di no tax e spalmando sugli altri i benefici. Se è vero, il sindacato si dovrebbe vergognare”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto: “Quello che hanno detto Sassolini e Bucci sono conferme. Ma l’acconto? Come aiutiamo le famiglie? Chiedendo intanto il 50% d’acconto e dilazionando il resto?”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia “Non c’è la progressività pura. Se sei sfortunato che prendi 13mila e 100 euro, l’Irpef ti costa se sei fortunato e guadagni 12900 euro non paghi. Per il resto come funziona? Non si capisce”. “Le percentuali sono a scaglioni - ha detto Tofanelli – a seconda dello scaglione dove si colloca il reddito. I sindacati hanno chiesto la progressività. Potevamo lasciare l’esenzione a 15mila ma sono state fatte delle scelte”. Vittorio Massetti, consigliere del PD, ha ribadito “sopra la quota dello scaglione pago tutto o solo l’eccedenza?”. La dirigente del Settore Finanze Gigliola Del Gaia ha chiarito: “E’ un’addizionale, si aggiunge un’aliquota a quella dello Stato. La delibera del comune applica la norma di legge decidendo solo il valore dell’addizionale, che va da 0 o 0,8 per cento. Le aliquote sono 0,15%, 0, 28%,0, 28% e 0,55%. Se ho un reddito di 45mila fino a 23mila pago il primo scaglione, per l’eccedenza quello successivo e via di seguito. Chi ha un euro in più di 13mila euro, paga la prima aliquota su tutto l’importo. E’ la norma che lo prevede non il comune. Sugli acconti, viene trattenuta alla fonte ai redditi di lavoro dipendente, per i redditi di lavoro autonomo si ha l’acconto e l’anno successivo sulla dichiarazione dei redditi il conguaglio. Le garanzie, come le fideiussioni, sono necessarie, specialmente per il discorso delle difficoltà di riscossione e per il fondo crediti difficilmente esigibili che diventa altissimo. Dobbiamo tutelarci”. Sassolini ha detto: “l’articolazione delle aliquote è fissa? Lasciamo a 15mila l’esenzione e alziamo l’ultimo scaglione. Maggioranza e tecnici devono trovare una soluzione”.  Luciano Tavernelli, consigliere del PD, dopo aver detto “L’Irpef è una tassa particolarmente odiosa”, ha rinunciato all’intervento perché i consiglieri in aula a suo giudizio “non permettevano l’intervento”. Anche Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto, ha parlato dell’abbassamento della soglia di esenzione come “un atto non molto corretto”. Tofanelli: “La prossima volta portiamo tutti a 0.8 con l’area di esenzione più bassa, così incassiamo 500mila euro in più e abbiamo un tesoretto”. Bucci ha detto: “Oltre la maggioranza c’è anche la minoranza a dare una mano ai cittadini. Sull’Irpef si è scaricato sui più vulnerabili. L’aumento dell’Irpef del 2019 - con assessore Michele Bettarelli - era stato spiegato come un aumento temporaneo. Le bugie dell’Amministrazione sono continue. Comune e sindacato devono riflettere”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha detto “la proposta è della Giunta non scarichiamo sul sindacato. L’anno scorso avevamo chiesto di tornare allo scaglionamento ma in questi termini non ha senso. Un reddito da 28mila euro pagherà 8 euro in meno; un reddito più alto 60 euro circa in meno. Si spalmano gli incentivi sui redditi più alti”. Tofanelli ha replicato: “Abbiamo fatto una grande concertazione e sono state fatte delle proposte: questa l’abbiamo recepita. Non abbiamo potuto diminuire il gettito ma abbiamo introdotto progressività e fascia di esenzione”. Sull’Imu Tofanelli ha precisato: “Vengono mantenute le stesse tariffe e introdotta la categoria dei fabbricati rurali ad uso strumentale perché è cambiata la normativa. Sulla Tari l’operazione di sostegno alle aziende, più penalizzate dal COVID è ambiziosa: siamo stati gli unici a ricostruire tutti i codici Ateco. L’Arera non stabilito agevolazioni per il 25% della parte variabile da spalmare sulla fiscalità generale. Noi abbiamo coperto il 25% con risorse nostre. Gli altri comuni ancora non hanno approvato il bilancio perché aspettano che Arera e Auri definiscano la materia. Il comune finora non ha emesso la Tari e si fa carico degli interessi fino alla scadenza di settembre, ottobre - saltando novembre perché in questo mese di pagano tante tasse, e dicembre. Per la Tari  mandiamo la tassa completa e solo a dicembre un bollettino di conguaglio per chi ha avuto l’agevolazioni. C’è uno sgravio sui 10mila euro per gli agriturismi. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto “Non sappiamo che introiti abbia avuto Sogepu perché la Commissione Controllo e Garanzia non l’avete più riunita e andate avanti a colpi di maggioranza. Non chiamatela democrazia. Quindi non possiamo dire se è stato fatto il massimo. Le tariffe ridotte per gli agriturismi è una misura parziale, verso una categoria. Sogepu ha incassato circa 20 milioni: dove hanno messi tutti questi soldi? Il comune paga 13milioni all’anno per i rifiuti di Città di Castello. E se introducono la tariffa unitaria regionale? Si è fatto cassa. Che benefici ne sono venuti ai cittadini? Oggi sappiamo che prende un pezzo di impianti di Polisport. Ma dov’è il piano industriale?”. Rispetto al bilancio in generale Tofanelli ha detto “questa manovra non aumenta le tasse. Non recuperiamo neanche l’inflazione programmata. Aiutiamo le partecipate che sono state chiuse per COVID come Polisport. Se dallo Stato verrà un ristoro di tutte le agevolazioni che abbiamo introdotto, avremo risorse per altri investimenti oltre al piano di investimenti molto grande per asfalti, cimiteri, mura, edilizia scolastica per 5 milioni di euro. Abbiamo ridotto la previsione per le sanzioni del Codice della strada a circa 450mila euro. E’ un bilancio concreto. Puntiamo molto sulle alienazioni che possono diventare investimenti. Sulla riscossione dobbiamo aspettare perché in questo momento di difficoltà non si può chiedere di mettersi in regola con le tasse non pagate oltre a pagare quelle in corso. Sul sociale molti trasferimenti vengono da Stato e Regione e anche nei momenti difficili questo Servizio è stato presente, perché il sociale non chiude la porta a nessuno. Aspettiamo l’impulso economico che può innescare il prg”. Morini ha replicato: “L’aumento delle tasse c’è già stato l’anno scorso e considerevole su Irpef, trasporti mensi e si era tornati indietro anche su favore alle famiglie con più figli utenti dei servizi. La tassazione è ferma ai tempi pre COVID. Quali alienazioni farete e quali lavori pubblici, dato che diverse opere pubbliche sono state spostate di anno in anno, dal 2016 al 2021. Non è uno spostamento ma un fallimento dell’Amministrazione comunale”. Rigucci: “Sulla riscossione dobbiamo concentrarci sugli importi più alti. Il rischio è che i cittadini non ce la facciamo a pagare soprattutto adesso che c’è anche la fideiussione. Per fare pagare tutti, dobbiamo diminuire le tasse. Di tante agevolazioni non si conosce chi ne è stato beneficiato”. Tavernelli: “Gli aumenti dello scorso anno a volte erano di centesimi, come per il contributo per le mense o per il trasporti, sostenuti nella prevalenza dal comune. In realtà il comune non sta diminuendo le spese, le consulenze, le iniziative che sembrano ignorare la situazione. Abbiamo approvato il PUMS con 400 chilometri di piste ciclabili, per rendere la città a misura di pedone, di bambino non di auto. Un guadagno economico ma anche ambientale. Siamo la città con i parametri dell’inquinamento peggiore, anche d’estate, in Umbria. Solo Terni prima di noi per le polveri e al primo posto per gli elementi aromatizzati. La colpa d’estate non possono essere camini e stufe a legna. Avremmo potuto fare il teleriscaldamento o rendere gratuiti gli asili nidi e non l’abbiamo fatto. Sul tesoretto la partita è delicata. Vanno stabilite le priorità: il sostegno a famiglie e attività. La sensazione è adesso ci sono compensazioni ma quando finiranno in autunno la situazione sarà difficile”.

Nelle conclusioni Tofanelli ha detto: “Punterò tanto sulle alienazioni, che possono trasformarsi in risorse disponibili. Dal bilancio si evincono i progetti finanziati con risorse o con le alienazioni. Il comune può fare debiti perché è solido ma dobbiamo cercare di dare comunque un equilibrio”.

CDCNOT/2020/13/COMINLINEA/293/SSC

 


Condividi