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Notizie dal Comune

PROGETTO MURA URBICHE PRESTO IN COMMISSIONE ASSETTO DEL TERRITORIO, PROPOSTO UN ATTRAVERSAMENTO LUNGO IL NINFEO E ANCHE SUL TEVERE VERSO LA MONTESCA
ninfeo
22.06.2020 -

 

                                                                                

 

 

 

Presentato nei giorni scorsi in Commissione Assetto del territorio il progetto dell’ultimo tratto delle mura urbiche di Città di Castello Coronavirus, non ancora interessato dalla riqualificazione. Luca Secondi, assessore ai Lavori Pubblici, ha spiegato che “l’intervento riguarda il tratto tra Palazzo Vitelli a Sant’Egidio fino al Liceo Classico Plinio Giovane. “E’ un progetto da un milione e mezzo, ce ne è un altro in divenire di un importo similare che è nella podestà organizzativa della Soprintendenza. Siamo al progetto esecutivo, a breve ci sarà la gara. Pensiamo di reinvestire in zona il ribasso. Si conclude con questo restyling il lavoro sul ring murario, che rappresenta un grande pregio del nostro centro storico e un elemento di valorizzazione dell’impronta artistica delle nosttre architetture urbane”. Stefano Torrini, dirigente dei Lavori Pubblici, ha spiegato: “L’intervento riguarda anche una porzione del giardino dove c’era una caldaia essendo pericolante. L’ultima parte sarà curata in toto dalla Soprintendenza. Siamo in attesa dell’autorizzazione sismica da parte della Regione. Si procederà all’eliminazione di tutte le essenze arboreee infestanti e il consolidamento e restauro della maglia muraria con piccoli interventi di reintegro in laterizio mancante. L’opera prevede anche la realizzazione dell’illuminazione radente delle mura in tutto il tratto restaurato. All’interno di Palazzo Vitelli nella ex centrale termica, verranno inoltre realizzati i bagni pubblici a servizio del parco e verrà consolidata tramite la realizzazione di micropali la montagnola, adiacente al palazzo che esercita una forte spinta sia sul palazzo che sulla fontana/ninfeo”. “Il progetto mi sta molto a cuore” ha detto Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme “ci sono finanziamenti anche per terminare l’opera con la porzione di San Giacomo? Le mura possono diventare una porta di accesso e di conoscenza del centro storico anziché respingere come da loro funzione storica. Si era prospettata la possibilità di adoperare come quinta di passaggio la strada all’altezza del ninfeo e degli orti Rondinelli-Vitelli nel punto dove si innesta la Scatorbia. Dovrebbe essere inquadrata anche nell’ottica del trasferimento del liceo nella sede dell’Itis. Si potrebbero riqualificare con il ribasso le scale di via delle Giulianelli. Invito a rivedere la progettazione alla luce di una maggiore fruibilità anche nell’ottica della modifica alla convenzione con l’Edarco per i parcheggi. Valutiamo per dare maggiore accessibilità”. Anche Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha chiesto tempistiche e certezze sul recupero della parte mancante: “Con i lavori progressivi abbiamo mura di colori diversi, pensiamo ad un modo di armonizzare le gradazionedi grigio”. Anche Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha chiesto informazioni su tempi e progetto del torrione di San Giacomo. Il presidente della Commissione Luciano Tavernelli (Pd), ha riproposto “l’itinerario che interessa Parco Vitelli lambisce il cosiddetto portico delle Virtù all’interno del Parco e percorre in buona parte il percorso del ramo segreto del torrente Scatorbia e presenta altri due sviluppi, a est il tema dell’attraversamento pedonale della linea ferroviaria ed ad ovest dello scavalcamento sempre pedonale del Tevere. In relazione al progetto potrebbe esserci ’ipotesi di andare a realizzare un Grande Sentiero Urbano, GSU, che interessa l’area degli orti Vitelli, e ripristina le antiche aperture delle mura perimetrali del giardino. Il percorso si colloca in continuità con la sentieristica più estesa e darà una coerenza, una lettura più chiara dei percorsi pedonali, molti dei quali sono solo in linea d’aria ma non percorribili, come quelli che dal Cinema Eden arrivano al Teatro comunale e quindi al parcheggio Ansa del Tevere”. In questo senso ha depositato un’osservazione al PUMS per la realizzazione di un ponte ciclopedonale sul Tevere, di collegamento tra la sponda sinistra margine ovest del Parco Alex Langer e la sponda destra in prossimità del maneggio Il Boschetto”. La struttura collegherebbe attraverso un percorso esclusivamente ciclopedonale il centro storico e Piazza Gabriotti con il Parco Ansa del Tevere e quindi la zona della Montesca in un tempo stimato di 30 minuti a piedi, ricollegandosi alla sentieristica esistente che attraversa le colline ovest di Città di Castello. Metterebbe poi in comunicazione attraverso il viale alberato dei pioppi che dal Parco Langer conduce al Tevere un altro viale anch’esso di pioppi che segue la linea dell’opera idraulica progettata e realizzata da Leopoldo Francetti. Successivamente attraversata la strada provinciale aretina ed entrando dentro il parco dal cancello sud e sarà possibile arrivare alla villa e al Parco della Montesca lungo un sentiero a gradoni, mosaicato in pietre di fiume per i pedoni oppure attraverso il vecchio percorso delle carrozze per le bici. L’itinerario, molto suggestivo passa in prossimità della ghiacciaia, uno dei luoghi più freddi dell’intera zona, proprio per soddisfare l’esigenza di mantenere anche nel periodo estivo neve e ghiaccio raccolti in inverno. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, si è rallegrato per la realizzazione dei servizi igienici ed ha appoggiato la realizzazione del percorso attraverso il parco”. Nella replica Secondi ha detto: “Sono d’accordo con la mobilitàò dolce da est ad ovest dentro le mura. I lavori sono già stati pensati in fase di esecuzione con le risorse di un eventuale ribasso di gara che verosimilmente ci sarà per circa 200mila euro”. Torrini ha aggiunto: “La Soprintendenza investirà nel tratto tra il liceo classico e il Bastione. I tempi di esecuzione sono di sei mesi da capitolato e sulla colorazione del manufatto le decisioni stanno alla Soprintendenza. I bagni saranno nell’ex caldaia e l’illuminazione sarà con fari a terra, quindi scenica non finalizzata alla viabilità. Sui tempi attendiamo la Soprintendenza”.  ”

 

 


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