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Notizie dal Comune

"QUALI TEMPI E STRATEGIA PER LA RIPRESA DEI SERVIZI OSPEDALIERI DOPO L'EMERGENZA DA COVID-19?". INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI DEL PD PESCARI, MASSETTI, MINCIOTTI, GUERRI E TAVERNELLI
consiglio
13.06.2020 -



“Quali sono i tempi e la strategia per l’uscita completa dalla situazione di crisi e per la ripresa dell’erogazione ordinaria dei servizi ospedalieri?”. E’ quanto chiedono i consiglieri comunali del Pd Mirko Pescari, Vittorio Massetti, Massimo Minciotti, Letizia Guerri e Luciano Tavernelli con una interrogazione al sindaco Luciano Bacchetta, attraverso la quale intendono sapere anche “se i vertici regionali della sanità umbra stiano condividendo le scelte operative con i rappresentanti istituzionali del territorio, in primis con il sindaco ed i dirigenti delle strutture sanitarie”. “E’ intenzione della giunta regionale mantenere il servizio di residenza sanitaria assistenziale esternalizzato presso la RSA Muzi Betti, destinando il terzo piano per area specifica di terapie ospedaliere, garantendo un incremento di posti letto utili e necessari per assistenza specialistica, anche in condizioni di normalità post Covid”?, domandano gli esponenti della maggioranza, per i quali è necessario che vengano resi noti “i tempi della completa ripresa, della operatività del Day Surgery, con la chirurgia in genere, oltre che di tutti gli altri servizi sospesi per l’emergenza Covid”. Per Pescari, Massetti, Minciotti, Guerri e Tavernelli è importante, infine, comprendere “se non si ritenga opportuno fin da ora, oltre che potenziare la già efficiente organizzazione della rete sanitaria territoriale, anche mantenere l’attuale potenziamento delle strutture di rianimazione, con i nuovi posti letto creati per il Covid, ma necessari per affrontare e gestire oltre che la normalità anche una nuova emergenza sanitaria, determinata da una possibile nuova ondata di contagio”. “La struttura ospedaliera di Città di Castello, attraverso tutti gli operatori sanitari, con grande generosità a differenza di altre strutture, ha garantito nel migliore dei modi assistenza e terapie Covid, destinando un’intera area al settore, nonostante i tempi organizzativi e di preavviso siano stati limitatissimi”, osservano i consiglieri del Pd, nel richiamare l’ordinanza della presidente della giunta regionale del 13 marzo scorso “con cui è stato disposto che lo stabilimento ospedaliero di Città di Castello fosse parzialmente e temporaneamente riconfigurato a livello organizzativo–strutturale come ‘Covid-Hospital’ regionale dedicato all’emergenza coronavirus”, modificando “una prima decisione che individuava il polo ospedaliero di Branca per la parziale riconversione con aree Covid”. I rappresentanti della maggioranza  ricordano come nel polo ospedaliero di Città di Castello, che “garantisce i servizi sanitari di diagnosi, terapia, assistenza e riabilitazione per un bacino comprensoriale di quasi 100.000 abitanti”, il terzo piano sia stato  “allestito come area Covid e dedicato ai pazienti positivi al coronavirus, determinando la riconversione di una consistente area dell’ospedale di Città di Castello, con l’esternalizzazione della residenza sanitaria assistenziale presso la struttura RSA Muzi Betti”. “Per la struttura ‘Covid-Hospital’ si è proceduto a potenziare reparti anche di terapia intensiva e pneumologia, determinando temporaneamente per le attività specialistiche presenti nel blocco con utilizzo di degenza ordinaria al 4° piano (chirurgia generale, urologia, ortopedia, otorinolaringoiatria ed oculistica) il parziale o totale fermo a causa della mancanza di spazi”, puntualizzano Pescari, Massetti, Minciotti, Guerri e Tavernelli, che rimarcano anche come nel periodo dell’emergenza da Covid 19 le attività chirurgiche siano state “ulteriormente limitate dalla indisponibilità del reparto di Day Surgery - Chirurgia breve, in cui gravitavano sia patologie a ‘basso”’ livello assistenziale, sia quelle ad alta priorità (classe A)”.
 

 


CittądiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Cittą di Castello
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